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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
Comunicato Idv su Brusca
BRUSCA. ERGASTOLO OSTATIVO.

2/6/2021 - 20:40


 Comunicato Idv su Brusca

BRUSCA. ERGASTOLO OSTATIVO. IDV :"L'INDIGNAZIONE NON SIA PRETESTO PER ELIMINARE L'ALTA STRATEGIA DI POLITICA DELLO STATO NEL CONTRASTO ALLA  CRIMINALITA' MAFIOSA. BENE DEPUTATA AIELLO"

L’indignazione per la scarcerazione di Giovanni Brusca, è veramente tanta, ma è opportuno fare qualche considerazione: 
L'Italia ha individuato la premialità come forte strategia di difesa sociale contro il  terrorismo: chi si dissocia e collabora con lo Stato può avere un trattamento più favorevole anche in termini di pena. Questa strategia, unita alla corale ribellione dell'Italia democratica, portò alla disgregazione e alla morte delle organizzazioni terroristiche. Il principio, applicato alle mafie anche per impulso di Giovanni Falcone, ha prodotto risultati importanti in termini di assicurazione alla giustizia di un rilevante numero di mafiosi che altrimenti non si sarebbe riusciti a perseguire e condannare. Di quella strategia di difesa sociale fa parte anche l'esclusione, prevista dall'art. 4-bis dell'ordinamento penitenziario, dai benefici carcerari per terroristi e mafiosi, salvo che non collaborino con lo Stato. E' evidente che quella strategia può comportare situazioni umanamente stridenti come la scarcerazione per fine pena di Brusca, che, nonostante i crimini commessi, che suscitano la nostra più forte condanna e indignazione, in quanto collaboratore dello Stato, ha avuto una pena ridotta ed ha goduto dei benefici penitenziari. Purtroppo, bisogna anche concedere qualcosa se si vogliono raggiungere risultati in profondità diretti a scardinale ed eliminare il sistema mafioso e criminale.

Italia dei Valori intende confermare, e difenderà in ogni modo, quella strategia di difesa sociale, anche differenziandosi da chi cavalca l'indignazione popolare ma in realtà lavora per indebolire la difesa sociale. IDV condivide in pieno, come aderenti ai valori da essa sempre praticati, le dichiarazioni della deputata Piera Aiello, e prima ancora di Maria Falcone. Bisogna continuare ad incentivare la collaborazione dei mafiosi con lo Stato; e più essi sono stati dentro le più efferate azioni mafiose più la loro collaborazione sarà informata e determinante.

IDV ritiene anche che lo Stato e le autorità competenti debbano trovare il modo per salvaguardare i principi ispiratori dell'ergastolo ostativo. E' chiaro che è del tutto fuorviante il riferimento all'esigenza di evitare trattamenti inumani e degradanti. Né si deve mettere nel nulla la finalità rieducativa della pena. La Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, e poi la nostra Corte Costituzionale in adesione, fanno bene a richiamare i principi contenuti della Dichiarazione Europea dei Diritti dell'Uomo e nella nostra Carta Costituzionale. Ma entrambe le alte Autorità sembrano lasciare spazi per non indebolire le strategie di difesa sociale. L'Italia non può, ovviamente, contestare le decisioni; ma ha il dovere di rappresentare quanto sia grave il pericolo rappresentato dalla mafia, che tende a sostituire lo Stato usando metodi inumani fino alla tortura e alla morte senza processo. Noi pensiamo che sia lecito esigere che il ravvedimento si debba  manifestare con una chiara dissociazione collaborativa e non consista solo in un animistico e non controllabile pentimento rispetto all'adesione all'ideologia mafiosa.

Italia dei Valori intende intensificare la propria azione soprattutto in questa fase nella quale la legalità nel suo complesso sembra venire di nuovo posta in discussione.










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