Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Stamani nel cortile della scuola parificata si è svolto un toccante commiato a due particolarissime suore francescane che hanno dedicato più di dieci anni alla custodia di piccoli paesani, dalle materne, asilo, elementari, dando loro più che un’istruzione: un amore materno. L’occasione di questo saluto di riconoscenza è stato il terminare il ciclo comunioni, iniziato a metà maggio con il classico rito della “prima”, ma che doveva chiudersi con la “seconda”.
Dopo la messa e le letture degli alunni di quinta e la distribuzione delle ostie, i “riflettori” si sono puntati su Suor Blanca e Suor Guadalupe, ripeto, due “tate maestre” non solo “sorelle”.
Tralasciando il lato religioso dell’evento, a chi piace a chi no sono scelte personali, non si può non essere vicini a queste due giovani “donne” che hanno scelto questa vita di carità e ritorno a dire che questa carità è “umana e non solo cristiana”!
Al loro posto sono già arrivate due giovani suore che prenderanno ufficialmente “servizio” tra una settimana.
Io e figli, e insieme a me quasi tutti i migliarinesi, quelli della mia età, siamo cresciuti “dalle suore” Vincenziane, quelle con il cappellone inamidato bianco aliante, seguiti dai figli dei nostri figli che hanno invece incontrato le Francescane e spero che la tradizione continui con lo stesso spirito d’amore.
Molti ragazzi hanno letto un pensierino sulle e alle due suore, non posso ricordarmene i testi, ma uno mi è rimasto impresso:
“mi mancherete, non vi dimenticherò mai, voi che mi avete cambiato i pannolini come mia mamma”.
In casa invece il nipote più piccolo, sere fa, mi ha detto che stava succedendo una cosa “terribile”, da non potersi raccontare: suor Guadalupe e suor Blanca avrebbero lasciato la scuola!
Lui ne era addoloratissimo e io, per calmarlo, gli ho detto che quando sarebbero partite avremmo fatto loro una festa. Non l’avessi mai fatto!
“e io ci piango e te vuoi far festa, ma cosa dici!”
Stamani ha capito cosa volesse dire “festa d’addio”, una festa… con le lacrime!