Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
A 10 anni dai referendum sull'acqua pubblica tutto è rimasto come prima, salvo le tariffe e gli utili delle multinazionali.
Occorre passare dalla società del profitto a quella della cura
La storica vittoria nei referendum dell'11 e 12 giugno 2011, che aveva decretato la sottrazione della gestione del servizio idrico integrato alla logica di mercato con ritorno in mano pubblica, dopo 10 anni non ha trovato praticamente alcuna applicazione. Addirittura, dal dicembre 2020 l'acqua viene quotata in borsa, e come qualsiasi altro prodotto finanziario è divenuta oggetto di investimenti e speculazioni.
Un lacerante strappo nel tessuto democratico del paese che ha ulteriormente ampliato la distanza fra le masse popolari, impoverite dagli effetti delle politiche neoliberiste e delle crisi sistemiche del capitalismo globalizzato, e il ceto politico, sempre più sottomesso agli interessi dei potentati economici e finanziari, che necessita di essere ricucito attraverso il riposizionamento delle politiche sui Beni Comuni al centro dell'agenda politica nazionale.
In Italia, secondo la CGIA di Mestre, negli ultimi 10 anni le tariffe del servizio idrico sono aumentate di oltre il 90%, a fronte di un incremento del costo della vita del solo 15%. Inoltre, le 4 aziende di fornitura di servizi quotate in borsa che gestiscono anche l'acqua - A2a, Acea, Hera e Riren - fra il 2010 e il 2016 hanno diminuito l'impatto degli investimenti sugli utili dal 58% al 40%. E di tutti gli utili prodotti da queste 4 società, oltre il 91% sono stati distribuiti come dividendi.
I fondi del PNNR devono essere impiegati per attuare un piano nazionale di ripubblicizzazione del servizio idrico, al fine di sottrarre al profitto privato e riportare in mano pubblica ciò che costituisce un diritto universale dell'uomo, come sancito dalla Risoluzione dell'Assemblea Generale dell'Onu 64/292. Quest'ultima riconosce l'acqua potabile come un diritto umano universale, rendendo la gestione privata, finalizzata alla massimizzazione del profitto con elevate tariffe e scarsi investimenti nella rete infrastrutturale (che infatti perde a livello nazionale il 40% dell'acqua immessa), inconciliabile non solo con principi dei Beni Comuni, ma anche con il diritto internazionale, non che con la sostenibilità ambientale e sociale.
Occorre rivitalizzare la lotta per l'acqua pubblica, per il rispetto della volontà popolare, per la centralità dei Beni Comuni in ambito economico e sociale e per lo sviluppo della Società della cura, in antitesi con quella dell'individualismo, del profitto sfrenato e delle devastazioni ambientali.
Il Comitato di San Giuliano Terme per l'Acqua Pubblica