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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Marina di Vecchiano -giovedi 4 luglio
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Circolo ARCI Migliarino-6 luglio
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Toscana
Lorenzo Bani è il nuovo presidente del Parco di San Rossore Massaciuccoli

10/6/2021 - 22:48


Lorenzo Bani è il nuovo presidente del Parco di San Rossore Massaciuccoli

PISA – Lorenzo Bani, pisano doc, è il nuovo Presidente del Parco di San Rossore Massaciuccoli. Lo ha comunicato Eugenio Giani presidente della Regione Toscana.

“Vista la rosa dei candidati, ho individuato in Lorenzo Bani la professionalità e le competenze giuste per ricoprire il ruolo di presidente dell’Ente Parco San Rossore Migliarino Massaciuccoli. Conosco Bani da tempo ed ho avuto modo di apprezzarne la competenza amministrativa e la capacità operativa”.
“Bani – prosegue Giani – è già stato assessore all’ambiente al Comune di Pisa, è stato presidente di Apes Pisa e di Uisp Toscana. Ha dunque una profonda conoscenza della realtà pisana unita a competenze, sensibilità e attenzione al sociale e al mondo dell’associazionismo. Tutte caratteristiche essenziali per creare una sempre maggiore interazione tra le varie associazioni e il Parco“


Fonte: Toscana Notizie
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14/6/2021 - 11:09

AUTORE:
Lucia

L'ex Direttore Gennai ha ben sintetizzato i temi focali della gestione del nostro amato Parco.
Il futuro del Parco è nelle mani di questa nuova amministrazione e della sua struttura organizzativa e non mi resta che sperare che prevalanga la competenza oltre all'amore per il territorio e l'ambiente.

13/6/2021 - 17:04

AUTORE:
Andrea Gennai

Da 5 anni mi sono imposto di non intervenire sui temi politici relativi al Parco e non intendo certo adesso tornare sui miei passi. Fatti dunque i migliori auguri al neo Presidente Bani ed al Consiglio direttivo, penso utile rammentare alcune cose che non ho letto nè sentito dire da nessuno nemmeno negli ultimi mesi.
Cosa significa davvero amministrare politicamente il Parco di Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli ?
Il Parco regionale è un territorio estremamente complesso, dal Porto di Livorno fino ai cantieri di Viareggio, compreso Coltano, le spiagge di Tirrenia e Calambrone e tutta la Tenuta di Tombolo, il lago di Massaciuccoli, Marina di Vecchiano e mille altri angoli. Non è dunque solo la Tenuta di San Rossore, come molti, tristemente, sembrano dare per scontato.
Gestire il parco significa però anche doversi occupare dell'Area Marina Protetta delle Secche della Meloria, fatta di ben 9000 ettari di splendido mare, attuando le politiche internazionali della "Marine Strategy", facendo rete con le altre 30 aree marine protette d'Italia e collaborando su questo col Ministero della Transizione ecologica e con ISPRA. L'Area Marina Protetta è poi un protagonista del Santuario internazionale dei cetacei, ovvero di un angolo di mediterraneo straordinariamente importante sia per la conservazione che per le potenzialità di turismo sostenibile che offre. Basterebbe questa sfida per far tremare i polsi.
Amministrare il Parco significa anche attuare le politiche comunitarie di Natura 2000, derivanti da speciali Direttive Comunitarie per la conservazione di specie ed habitat in modo integrato con le attività umane. Obiettivi europei che, in caso di mancato raggiungimento, portano il Paese verso le sanzioni per infrazione comunitaria, come sta proprio accadendo in questi giorni.
Gestire politicamente il parco significa anche coordinare le attività della Riserva della Biosfera (MAB) dell'UNESCO "Selve costiere di Toscana", straordinario riconoscimento mondiale che chiama a collaborare decine di soggetti pubblici e privati in un territorio che va dalle Colline Livornesi al versante lucchese del Monte Pisano. Una Riserva MAB che, a parte qualche illuminato sindaco (Calci in primis) sembra essere stata grandemente dimenticata. L'UNESCO invece si aspetta azioni importanti che vedano l'uomo come strumento di conservazione, e si aspetta anche che la nostra riserva faccia rete con le altre del mondo; altrimenti questo riconoscimento rischia di essere revocato.
Guidare il parco significa anche avere una visione per la specialissima azienda agricola pubblica della Tenuta di San Rossore, che deve servire a sperimentare forme di eccellenza per la produzione compatibile di carni bovine biologiche e di qualità, creando al tempo stesso economia e conservazione degli ecosistemi. Un vero laboratorio di zootecnia ed agricoltura sperimentale, con potenzialità turistiche di assoluto interesse, che richiede progetti e professionalità anche esterne, fortunatamente in parte già presenti.
Fare politica per il Parco significa anche comprendere il senso del Diploma del Consiglio d'Europa per le Aree Protette, che in Italia abbiamo solo in 7 aree protette e che richiama l'Ente ad una serie di strategie complesse e coordinate.
Governare politicamente il Parco significa anche essere un tassello della strategia italiana per la biodiversità, in rete con i Parchi nazionali, quelli regionali e tutte le altre realtà che lavorano per l'integrazione tra uomo e natura. Significa anche avere capito fino in fondo la rivoluzione in atto con la Strategia Europea per la Biodiversità, licenziata in questi giorni dal Parlamento Europeo con obiettivi rivoluzionari da raggiungere entro il 2030.
Ecco, ho solo accennato alcune questioni di cui si devono occupare gli Organi del Parco. Roba complessa, basata su politiche ambientali di scala mondiale, europea e nazionale, spesso da leggere in inglese e da discutere con interlocutori di tutto il Globo.
Il tutto all'interno della situazione socioeconomica della nostra Regione, nella quale anche le Aree Protette hanno dimostrato sempre più di avere un ruolo enorme e positivo.
Mi spiace dunque non aver trovato riferimenti, nelle varie discussioni e polemiche di queste settimane provenienti da ognuna delle parti in causa, a questi importantissimi temi.
Sogno invece una realtà dove le persone e la politica discutano concretamente di questi temi, accertandosi prima di conoscerli, averli studiati e capiti, dimostrando di saperli governare. Perchè se invece la discussione tornerà ad essere sulle "solite" strade bianche, sulla pesca nel fiume Morto o, che ne so io, sui pic nic lungo i viali di San Rossore, allora avremo davvero perso tutti e qualche territorio più sveglio del nostro avrà la meglio in questa competizione spietata che stiamo vivendo.
Quindi auguri di cuore Presidente Bani, auguri di cuore a tutto il Consiglio direttivo, ed auguri a tutte le fazioni, pro e contro, di destra e di sinistra, ambientalisti e cacciatori, giovani ed anziani. L'augurio è quello di tornare a fare politica dall'alto, con la visione d'insieme e la prospettiva di un futuro che guardi oltre la punta dei propri piedi.
Io voglio essere ottimista e credere che si possa andare in questa direzione, ma dobbiamo tutti cambiare un pò la testa ed anche il cuore.
Viva il Parco !