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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Maggioranza di San Giuliano Terme
Dalla Lega un comportamento inaccettabile e indegno scivolone finale della consigliera Boggi

13/6/2021 - 12:33


San Giuliano Terme, un Consiglio Comunale con finale da spettacolo, un brutto spettacolo, messo in scena dalla Lega in due tempi, un misto tra circo e magia che ha abbattuto il senso del limite e del pudore.
La Lega presenta una mozione urgente per attestare la “vicinanza alle donne oggetto di violenza di genere“ da parte del Consiglio Comunale. L’atto citava nelle premesse la tragica fine di Saman Abbas, ragazza di 18 anni uccisa dai familiari.

Inizio primo tempo.

Non abbiamo avuto dubbi nell’apprezzare fin da subito il testo della mozione, una mozione ben scritta che affermava il senso alto della lotta alla violenza di genere e la solidarietà alle vittime.

Abbiamo apprezzato che la mozione prendesse le distanze dalla posizione del “capitano” Salvini che ha sempre legato il femminicidio della ragazza solamente ad una questione di etnia e religione.

Abbiamo chiesto ai presentatori di firmarla e farla divenire una mozione unitaria del Consiglio Comunale.
Ne è seguita una discussione proficua con l’attestazione della Lega nei confronti dell’Amministrazione di lavorare da sempre per difendere le donne vittime di violenza con iniziative concrete e con l’invito a proseguire ed intensificare questa attività.

Una conclusione che la maggioranza riporta fedelmente in un emendamento conclusivo alla mozione.
Panico nella Lega e richiesta di sospensione del Consiglio, si ritirano mezzora per discuterne tra loro.

Secondo tempo.

Si apre il sipario, e, invece di trovare i consiglieri leghisti, si presentano degli acrobati.

A quel punto abbiamo capito il motivo della lunga sospensione, c’è stato un massacro interno al gruppo nascosto alle telecamere del consiglio.
Tripli salti carpiati all’indietro, funambolismo, arrampicamenti sugli specchi sono la metafora migliore di quanto successo.

La Lega sangiulianese rinnegava se stessa per riallinearsi al “capitano” con la proposta di un emendamento alla propria mozione:

“Si chiede all’amministrazione di implementare una campagna di sensibilizzazione sul tema della violenza di genere e di femminicidio con espressa condanna di quelle presunte dottrine che proclamano i matrimoni combinati di bambine, la violenza contro di esse, fino alla loro soppressione, affinché tutte le donne possano essere libere ed emancipate e quindi godere dell’integrazione alla cultura del nostro paese”

Un emendamento inaccettabile che stravolge il senso di quanto discusso finora, è palese che sia un emendamento riparatorio per ricalcare la linea Salvini e che conferma il fatto che la Lega utilizzi le mozioni consiliari per apporre delle bandierine sui dei temi che sono lontani anni luce dalla loro cultura.

Un emendamento che lega la violenza di genere solo ad alcune etnie e religioni.

Dispiace che si usino delle vittime di violenza come specchietti per fini politici.

Questa è totale mancanza di rispetto.

E’ un modo di fare politica che dobbiamo combattere.

E qui lo scivolone finale della consigliera Boggi (Lega): "dimenticate che l'unico senatore di colore in parlamento è della Lega".

Una uscita inaccettabile.

Esprimiamo la nostra solidarietà al Senatore Tony Iwobi, usato dalla consigliera come "spilletta" antirazzista senza capire che l'antirazzismo è cultura.

Lottare per i diritti, contro la violenza di genere, contro il razzismo non è come fare una collezione di figurine da esporre come scudo all'occorrenza per difendersi.

I consiglieri della Lega mostrano ancora una volta i propri limiti.

Se la Lega dichiara di essere così aperta ed inclusiva, attenta ai diritti ed alle libertà altrui, come mai non ha mai partecipato ad una inizitiva dell’amministrazione comunale su questi temi?

Come mai non partecipa al Consiglio delle Pari Opportunità?

Come mai in Parlamento le riforme su questi temi come il DDL Zan, lo Ius Soli ed altre non vanno avanti?

Non avremo mai queste risposte, non possono darle

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