Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Prende il via anche il cinema alla Nunziatina, un posto per l'estate nel centro di Pisa.
Alle 21.30 di martedì 22 giugno, a ingresso gratuito, è in programma la proiezione del documentario "Sezione femminile" di Eugenio Melloni. L'evento è realizzato in collaborazione con Controluce, associazione di volontariato penitenziario.
La scheda.
Il film è nato da un laboratorio di cinema diretto dal regista nella sezione femminile di un carcere italiano.
Non racconta direttamente questa esperienza, ma ne è il risultato.
Un risultato che ci mette in contatto non solo con le condizioni concrete del vivere in prigionia delle detenute (peraltro spesso raccontate) ma con il recupero di una immaginazione forse perduta nei meandri di una tragica e stordente esperienza.
Il nostro sguardo con quello del regista, non è quindi esterno, ma prevalentemente interno. In ragione di ciò quello a cui assistiamo non è solo quanto espresso narrativamente, ma è anche un percorso rieducativo, nel senso che mostra il cammino di chi dopo aver superato certi confini, fa un percorso a ritroso che non può non essere che profondo e che il recupero di una immaginazione creativa rende forse compiutamente possibile.
Fino, dopo aver attraversato meandri e ambiguità della finzione, a guardare a viso aperto la realtà, quella che dolorosamente pesa su quelle detenute, non poche, che nascondono o non hanno il coraggio o la forza di dire ai figli di essere in prigione.