Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Tra sacro e profano, tra credenze e leggende.
Notte di S.Giovanni (cosmesi magico/naturale)
La notte tra il 23 e il 24 Giugno (notte di S. Giovanni il battista) è considerata in molte culture una notte particolare, una notte “magica”; alcune la chiamano “La Notte delle Streghe”.
Le credenze, le usanze, i riti, i miti sono tanti e variano da un Paese all’altro.
Hanno come costanti l’acqua e il fuoco (i due modi per eccellenza con i quali eliminare il male).
Si accendono fuochi, si bruciano fantocci, si gioca con l’acqua. Ci si diverte soprattutto tra donne. Giovanni il battista è considerato l’inventore del battesimo con l’acqua (del fiume Giordano).
Una pratica da una tradizione semplice, antica.
La sera del 23 Giugno mettere in una bella bacinella piena di acqua dei petali di fiori profumati. Lasciarli lì tutta la notte. Se il tempo è bello, se si ha un balconcino mettere la catinella sotto le stelle.
Al mattino spruzzarsi l’acqua sulla faccia, un po’ sul collo fino all’attaccatura dei seni pensando a cose carine.
Quest’acqua ci renderà luminose, solari, più belle. (per generosità si può estendere l’informazione anche agli uomini).
In alcune zone della Polonia e di altre nazioni del nord/europa il giorno di S. Giovanni le donne gettano fiori nei corsi d’acqua e fanno il primo bagno della stagione nei fiumi, nei laghi, nel mare.
Dirlo alle amichette, alle femmine della famiglia, a quelle che ci sono simpatiche.
Questo tipo di bellezza non è di quelle che generano concorrenza; è un’altra cosa, si può condividere.
Ricordiamocelo anche il prossimo anno
M.B.
Il Chiube-Questa volta non sono io a scrivere e fotografare, ma due amiche che già conoscete: Matilde Baroni per il testo e Paola Magli per la foto.