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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

. . . uno sul web, ora, che vaneggia che la sua .....
. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
. . . mia nonna aveva le ruote era un carretto. La .....
. . . la merda dello stallatico più la giri più puzza. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
A cura di Giampaolo Scopa
Perché non posso tifare Italia - di Massimo Fini sul Fatto Quotidiano

23/6/2021 - 13:16

Ricordiamoci che i corsi e ricorsi della storia portano anche a questo.

L'Unità forse no ma i suoi lettori comunisti negli anni /60 non tifavano per la nazionale Italiana, ma per L'URSS.

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24/6/2021 - 17:32

AUTORE:
Nonvelodio

Fini da tempo immemorabile scrive articoli provocatori di tutti i tipi ..non è certo una sorpresa che tifi contro l'Italia..semmai mi sorprende che scriva per il fatto Quotidiano...non mi pare cosa adatta a persone intelligenti

24/6/2021 - 12:11

AUTORE:
vecchianese di s. Frediano

Che dirti, questo è l' articolo che ha scritto Massimo Fini, piace, non piace, non è un problema, ne mio me tuo. È un giornalista, scrive come e quello che vuole, noi possiamo leggerlo o no. È la vita.
Al lettore dico di informarsi meglio : già alcuni mesi fa venne fuori questa storia dei soldi alla casa editrice del Fatto, se cerchi in archivio, lo trovi. Questi sono soldi in prestito, c'è una legge apposta, per tutte le aziende. I contributi all' editoria, che parecchi giornali pigliano, sono a fondo perduto. È un po' diverso, non trovi ?
Comunque continua a non leggerlo il Fatto, mi fa stare meglio saperlo.

24/6/2021 - 7:36

AUTORE:
GigiDiTeglia

........... i poemi li scriveva meglio Dante. .......... GigiDiTeglia

24/6/2021 - 7:21

AUTORE:
Lettore ( Non del Fatto)

...il Fatto li ha presi dallo stato.
Poi in regalo si accetta tutto, anche una caata di vacca che per l'orto fa comodo, ma, se Salvini e Meloni mi regalassero la tessera di iscrizione al loro partito non credo che accetterei, figurarsi poi comprare un giornale che non dice male di Gesù perché non lo 'onosce, 'nsenno ce ne sarebbe anche per Lui.
A Fini piace il Belgio? Poco male. A qualcuno piace Aftar e via di seguito fino ad arrivare alle madri che mettono cinture esplosive ai loro figli con 7 paia di mutande per fare attentati; " le beschie" non arriverebbero a tanto.
....Vai tanto è tempo perso per chi crede ancora che Conte sia stato migliore di Draghi e Arcuri più bravo di Figliuolo.

24/6/2021 - 0:17

AUTORE:
veccchianese di s.Frediano

Questo è l' articolo di massimo Fini, pubblicato sul Fatto di martedi scorso.
Leggetelo , bene, non fate come questo G.Paolo Scopa, che non ha capito una mazza. Da qui i vari commenti senza senso, anzi senza aver letto l' articolo. Poi, come è normale, ognuno si farà la propria opinione. Chi la cambierà, chi rimmarrà della stessa, ma almeno è stato letto.
PS. Per leggere il Fatto ci sono 2 strade, o lo compri in edicola o ti abboni on line. Questo perchè è l' unico giornale che si regge sulle vendite e gli abbonamenti, non avendo, e non volendo, gli aiuti di stato per l' editoria...
Buona notte e buona lettura.

" Io faccio il tifo contro l’Italia, benché Mancini abbia messo in piedi una bella squadra, che ha un gioco, va costantemente in avanti, abbandonando l’antica abitudine italica, sparagnina ma redditizia, di difesa e contropiede.

Non posso tifare Italia. Non oso immaginare cosa succederebbe se vincesse gli Europei. Draghi si approprierebbe della vittoria come fecero nel 1982 il presidente Pertini e persino Giovanni Spadolini, premier, che non aveva mai visto un pallone in vita sua. Il generale Figliuolo, prendendo da Berlusconi (“il Milan vince perché adotta la filosofia della Fininvest”) direbbe che l’Italia vince perché adotta la sua logistica.

Non posso tifare Italia perché è un Paese di corrotti, a tutti i livelli, anche i più infimi (alla Canottieri, prestigioso Circolo meneghino per la cui iscrizione si pagano circa 1.300 euro, dove vado a nuotare, mi hanno rubato anche le mutande sporche).

Non posso tifare Italia perché non mi ha dato nulla tranne i natali. Vogliamo ricordare Cirano, lo spettacolo televisivo dove, per la prima volta, a 60 anni suonati avevo il ruolo nemmeno di conduttore ma solo di commentatore, bloccato il giorno prima che andasse in onda, senza che nessuno l’avesse visto? Vogliamo ricordare Pagina, il bellissimo settimanale diretto da Aldo Canale, stoppato dai socialisti che ci fecero togliere tutta la pubblicità? Vogliamo ricordare che quando Guglielmo Zucconi mi propose per la vicedirezione del Giorno si mise di traverso il mio ex compagno di banco Claudio Martelli? Vogliamo ricordare l’ostracismo, costante, continuo, capillare, che mi è stato fatto per anni da tutti i principali network televisivi e radiofonici, per cui io posso essere invitato dall’Università di Kyoto ma non da Lilli Gruber la cui carriera comincia perché davanti allo schermo non si mise di fronte ma di traverso, una vera genialata, di grande spessore, giornalistica? Certo, ci sono giornalisti anche importanti che mi stimano (e in passato giornalisti anche più importanti, da Montanelli a Bocca, ma quelli erano altri tempi). Ma mai che a qualcuno di costoro venga in mente di nominarmi anche quando sarebbe ovvio. Dopo il ritiro delle truppe occidentali dall’Afghanistan le Tv e i giornali hanno intervistato tutti, proprio tutti, ma non me che in una serie di articoli e in un libro (Il Mullah Omar) quella sconfitta avevo previsto da tempo.

No, non posso proprio tifare Italia. Tifo Belgio, nonostante i nostri cugini d’Oltralpe chiamino i belgi, non senza qualche ragione, dei “francesi stupidi” (mi pare che questa icastica definizione sia del solito Baudelaire). Tifo Belgio perché vi gioca quello che, a parer mio e non solo mio, è oggi il miglior giocatore del mondo, Kevin De Bruyne. Anche questo cognome ha per me un qualche significato. Il ciclista Fred De Bruyne faceva parte di qual formidabile gruppo di corridori belgi, Rik van Steenbergen, Rik van Looy, Stan Ockers, che negli anni Cinquanta dominarono, insieme agli italiani, Coppi e Bartali, e ai francesi, Louison Bobet, Jacques Anquetil, lo sfortunatissimo Roger Riviere, in quel campo e mi ricordo un tempo in cui non solo i nostri ciclisti erano migliori, ma gli italiani erano migliori, per onestà, spirito di solidarietà (chi non ricorda lo scambio di borracce fa Bartali e Coppi?), senso di appartenenza nazionale.

Io, come Giorgio Gaber, all’Italia di oggi non mi sento di appartenere. Ma torniamo al calcio dei nostri giorni. Giovedì s’è giocata la partita Danimarca-Belgio. C’è stato anche un momento di autentica commozione, non retorica alla Fabio Caressa, quando l’arbitro Kuipers ha fermato il gioco e in omaggio allo sfortunatissimo Chris Eriksen si è messo ad applaudire, seguito dai giocatori e da tutti i tifosi, danesi e belgi.

È stata una partita bellissima. I danesi motivatissimi, per tutto il primo tempo non han fatto toccar palla ai belgi che pur sono molto più tecnici. In campo sembrava che ci fossero solo loro. Il risultato del primo tempo era 1-0 per i danesi.

A questo punto l’allenatore del Belgio Martinez si è trovato difronte a un dilemma. In panchina aveva De Bruyne, ma De Bruyne solo venti giorni fa, nella finale di Champions, era stato vittima di uno spaventoso incidente, testa contro testa, che gli aveva spaccato il setto nasale e l’arcata sopraccigliare, era stato al limite del collasso. Martinez pensava di risparmiarlo per le partite a seguire se il Belgio avesse passato il turno. Ma con quell’1-0 il turno poteva non passarlo affatto. Quindi, alla disperata, ha mandato sul terreno di gioco De Bruyne, senza poter sapere quale fosse la sua condizione fisica e soprattutto mentale. Con De Bruyne in campo è stata un’altra partita. Prima un assist meraviglioso, con una finta mette a sedere due avversari, potrebbe tirare lui ma passa a Thorgan Hazard completamente libero, poi si mette in proprio e segna il gol decisivo del 2-1. Raramente ho visto un giocatore, si chiami pure Cristiano Ronaldo, cambiare in questo modo il corso di una partita. Quindi forza Kevin e fanculo Italia, con tante scuse a Mancini e ai suoi bravissimi ragazzi."

24/6/2021 - 0:12

AUTORE:
Marino

massimofini.it
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23/6/2021 - 20:10

AUTORE:
Non lettore del Fatto (per forza maggiore)

...di leggere mi debbo abbonare al Fatto.
Il "fatto è" che una volta ho provato a toccare quel giornale e pur avendo guanti di gomma e pinze, presi l'orticaria e...la salute prima di tutto.
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Perché non posso tifare Italia. Meglio il Belgio di De Bruyne

di Massimo Fini | 22 GIUGNO 2021

Io faccio il tifo contro l’Italia, benché Mancini abbia messo in piedi una bella squadra, che ha un gioco, va costantemente in avanti, abbandonando l’antica abitudine italica, sparagnina ma redditizia, di difesa e contropiede. Non posso tifare Italia. Non oso immaginare cosa succederebbe se vincesse gli Europei. Draghi si approprierebbe della vittoria come fecero nel […]

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23/6/2021 - 19:23

AUTORE:
Marino

L’articolo di Massimo Fini è molto più articolato e consiglio di leggerlo (si trova facilmente in Rete). È una critica alle tante magagne del nostro paese e di cui tutta la classe politica, nessuno escluso, è responsabile. Renzi compreso.

23/6/2021 - 13:42

AUTORE:
GigiDiTeglia

............ e tutto il merito è degli italiani tutti. ....... Nonostante alcuni politici disfattisti, arrivisti, incapaci, e tanto altro ancora ........... gli italiani sono sempre azzurri e sempre vincenti. .......... GigiDiTeglia

23/6/2021 - 13:32

AUTORE:
GigiDiTeglia

............. se gli Azzurri vincono gli Europei il merito è solo mio. ....... Tanto per mettere in chiaro le cose. ........ GigiDiTeglia

23/6/2021 - 13:26

AUTORE:
Emanuele G.

Quindi per capire, se vince si prende il merito Draghi, ma se al posto di Draghi ci stava Conte e l'Italia perde di chi è la colpa? aah.. già che stupido, di Renzi. Ma tutti quelli che lavorano a quel giornale sono tutti cosi?