Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Vecchiano è un piccolo comune ma si è sempre dovuto confrontare con grandi problemi.
Negli anni 60 ha dovuto affrontare il problema delle acque Serchio, inquinato dai liquami e dalle fabbriche lucchesi che portavano, insieme ad una grande moria di pesci, cattivi odori, malattie e impossibilità della balneazione. Negli anni 70 si è dovuto confrontare con la grande speculazione edilizia del Porto Cristina che avrebbe trasformato il comune in un luogo di villeggiatura per pochi ricchi e tolta la possibilità dell’accesso al mare per tutti gli altri. Infatti proprio a Vecchiano, nello specifico a Migliarino, alla Casa del Popolo, nacque quel CIP (Comitato Iniziativa Parco) che portò attraverso raccolta di firme e una sensibilizzazione a livello nazionale alla nascita del Parco Regionale MSRM. Un Parco forse non ancora completo che per molti migliarinesi ha comportato sacrifici e perdite non compensate da un ritorno economico proporzionato per i cittadini. La spiaggia libera, acquistata a sua tempo dall’Amministrazione Comunale, è fonte di un reddito parziale tramite i parcheggi mentre l’idea più volte professata di una Porta del Parco (idea iniziale dell’architetto Cervellati e mai realizzata) poteva ipotizzare la possibilità di un pagamento all’ingresso della via del Mare con un doppio vantaggio: un maggiore introito per la casse comunali e la ritrovata consapevolezza di chi passava la sbarra di entrare in un Parco, in un’area protetta da rispettare e non di trovarsi solamente a percorrere una strada veloce per il mare. In Molti parchi italiani e stranieri si paga per l’ingresso e si può, in questo modo, controllare anche il numero di auto che si possono immettere nel rispetto delle caratteristiche naturali del luogo che si vuole tutelare. E’ un’idea che si è purtroppo persa nel tempo di fronte ad un più facile introito tramite i parcheggi alla marina.
Ma il comune di Vecchiano ha anche avuto una fortuna, anche se al momento non sfruttata. Fu scelto, infatti, dalla Regia Marina alla fine degli anni 30, come unica base operativa di un reparto di uomini speciali: gli Incursori di Marina famosi per aver realizzato i famosi “maiali”, nome in codice di piccoli siluri con cariche esplosive da trasportare e far brillare vicine alle navi nemiche nei porti del Mediterraneo.
Il luogo fu scelto per diversi motivi di cui il principale era la segretezza dato che la base operativa si trovava in una tenuta privata non accessibile ai comuni cittadini, poi si trovava vicino a La Spezia dove questi uomini avevano la loro base, il fondo marino era dolcemente degradante e adatto ad ogni prova subacquea, le principali aziende per i materiali di ricerca e costruzione erano a Livorno.
Fu scelta casa Coli, a Case di Marina, ed ora la vecchia abitazione appare piuttosto malconcia e in rovina. Servirebbero molti fondi per acquistarla dalla proprietà e per realizzarci un Museo della Marina con tanti reperti di quelle missioni che tanta eco ebbero sulla stampa internazionale e che condizionarono in parte la guerra navale nel Mediterraneo.
E’ stato fondato un Comitato che se ne sta occupando e in maniera molto attiva cercando di coinvolgere tutti coloro che possono dare un contributo alla realizzazione del progetto. Oltre alla Marina Militare sono state interpellate anche alcune aziende che contribuirono alla realizzazione dei tanti strumenti nautici dell’epoca, fra cui la Panerai di Firenze da cui nacquero straordinari strumenti per l’epoca come il Radiomir e il Luminor.
Oltre alla Marina Militare sono stati interpellati anche organi istituzionali e politici ma bisogna ammettere che l’appartenenza di questi uomini valorosi alla X° flottiglia Mas sta creando molti problemi. Chi sembra prestare ascolto al Comitato, e si dichiara interessato alla realizzazione di un Museo, sembra appartenere soprattutto a certi precisi partiti e gruppi politici.
Nasce quindi una domanda se sia corretto e giustificato che una parte politica non si dimostri interessata al riconoscimento di una fase storica tanto importante e che ha avuto origine proprio nel nostro territorio, nel nostro Comune. Da non scartare l’idea che un Museo a Vecchiano potrebbe avere anche un certo valore dal punto di vista turistico. Questo disinteresse sembra da attribuire soprattutto ai valori che ispiravano questi uomini e che sembra vengano considerati appannaggio esclusivo di una certa parte politica.
Non c’è dubbio che certi valori fossero sicuramente esaltati durante il periodo fascista ma da questo a doverne attribuire alla destra l’esclusivo possesso ce ne corre.
L’onore, il rispetto, l’impegno, la dedizione e anche il sacrificio sono valori universali che si dovrebbe sempre avere il coraggio di difendere, anche quando questi valori sono appannaggio di uomini che facevano parte di una formazione tristemente nota per i suoi atti di crudeltà. Pur non avendo avuto nessun rapporto col regime il fatto stesso della loro appartenenza agli occhi di molti ne sminuisce il valore e li pone sul piano comune di personaggi di cui non vale la pena occuparci per il pericolo di una strumentalizzazione non gradita.
Non sarà facile avere un Museo a Case di Marina, il costo stimato di 2 milioni di euro non è facilmente raggiungibile, ma che di questo si occupi solo una parte politica nell’indifferenza politico-istituzionale dell’altra continua a sembrarmi un grosso errore strategico di cui potremmo pagare le conseguenze.