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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Cena per la Liberazione 24 aprile
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Assemblea soci Coop.
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Cascina, 27 aprile
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CNA AREA VALDERA
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Pisa, 18 aprile
San Giuliano Terme, 24 aprile
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
teatro d’arte civile
ANIMALI CELESTI

29/6/2021 - 19:40




 
ANIMALI CELESTI teatro d’arte civile da giovedì 8 a sabato 10 alle ore 21,15 presso il PARCO DELLE BIODIVERSITA’ – IL NUOVO FONTANILE nei boschi di Coltano presenta:
 
L’OMBRA DI GIUDA
tanti modi di tradire in versi
mostra misterica di visioni sonore
scritta e diretta da
 Alessandro Garzella
con
Ilaria Bellucci, Giulia Benetti, Serena Bilancieri, Sara Capanna, Giovanni Cellai, Alessandro Garzella, Simona Gabrielli, Satyamo Hernandez, Francesca Mainetti, Giulia Paoli Vincenzo Parente, Chiara Pistoia, Astore Ricoveri, Marco Selmi oltre ai musicisti Joaquin Cornejo, Mattia Donati, Pietro Borsò, Nicola Garzella e i non attori provenienti dai progetti che la compagnia conduce in contesti di fragilità e disagio.
Collaborazione sonora Ilaria Bellucci - Fonica Andrea Ciacchini - Luci Giuliano De Martini, Elisa Garzella e Abha Federica Mariano
 
L’ombra di Giuda ha perseguitato l’umanità in vari modi, anche recentemente. L’opera, nata infatti dal repertorio della compagnia trasmesso in radio nel periodo del primo confinamento pandemico, è il riallestimento della performance AKELDAMA’, presentata ad un ristretto numero di spettatori prima che le restrizioni ne impedissero una più compiuta realizzazione. Questo frangente, assieme all’energia che l’opera ha espresso fin dalla sua prima presentazione, ci ha spinti a riproporne una nuova versione.
 
Il tradimento biblico è lo spunto per attraversare i tanti modi in cui l’inganno, fatto o subito, si manifesta nelle nostre esistenze: in amore, per volontà degli dei, per colpa della politica, per il colore della propria pelle e persino per gli incanti dei poeti, circostanze di cui siamo tutti artefici spesso incapaci di distinguere l’innocenza dalla responsabilità, dal senso di colpa, dal peso di un tradimento più o meno motivato dagli accadimenti della vita. Pochi spettatori per volta vivranno un’esperienza particolarmente visionaria, coinvolti in una boscaglia naturale e simbolica di suoni, di segni, di apparizioni misteriose. Fino al tentativo di riscatto finale
 
Agli spettatori viene consegnata una cuffia wifi con la quale, per gran parte della performance, potranno seguire il sonoro del susseguirsi di una serie di immagini e accadimenti che gli attori presenteranno nei vari spazi scenici in cui si compie il rituale proposto che, rievocando la vicenda biblica, termina radunando il pubblico attorno al mitico tavolo dell’ultima cena, momento in cui Giuda, forse gioco forza, compie il suo tradimento, indicando al boia con un bacio la vittima predestinata. Akeldamà è il campo che Giuda comprò coi trenta denari ricevuti e, in base alla leggenda, è anche il luogo di sangue dove fu trovato impiccato. Il nostro rito vuole esorcizzare questo accadimento, pregando noi stessi e gli dei di donare al mondo quella grazia e quella purezza di cui l’umanità è spesso incapace, nelle manifestazioni dell’arte, dell’amore, della politica e della stessa esistenza quotidiana. Un’opera vitale, piena di speranze e di quei buoni auspici di cui tutti noi, oggi più che mai, abbiamo un infinito bisogno.
prodotto grazie al sostegno di MIBAC, REGIONE TOSCANA, COMUNE DI PISA, FONDAZIONE PISA, ASL NORDOVEST TOSCANA COOPERATIVA AGAPE, CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO DI PISA
in collaborazione con CAVALIERI CONSAPEVOLI, AEDO, GEOMETRIA DELLE NUVOLE
prenotazione obbligatoria scrivendo a info@animaliceletiteatrodartecivile.it
biglietto 10 euro

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