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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
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Incontrati per caso
di Valdo Mori
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APOCALISSE NOKIA di Antonio Campo
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A cura di Erminio Fonzo
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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Scuola d’arsella!

10/7/2021 - 21:37


 

Ma dove lo trovate voi un posto dove si fa “Scuola d’arsella”?


Ve lo dico io, ma è scuola a numero chiuso, e ve lo dico come urlavano le spose  dei pescatori d’arselle di un tempo lontano andando per le strade con ceste e stadera:


“Ce l’ho bbelle vive, donne! ….vivee!!”

 

E non potevo non fare “un’ode all’arsella"!


Tu siei de’ nicchi regina e purzella.
È ‘ndove ‘r Serchio acqua dórce scudella
tu nasci a mmucchi da fanne corbella
e ‘ndove l’omo ti cerca e rastella:

 
carzoni rotti e ‘nfirtrita franella
e colla rete legata all’ascella,
‘ndell’acqua diaccia ch’a vòrte sbudella,
o sotto’r sole che ‘r capo sombrella.


Foss’anco solo con una giumella,
coll’agli’er pane da ffa’ nzupparella,
cor pumodoro sartata ‘n padella,


prezzembolino o, a chi vva, gniepitella,
peperocino pe’ ffa’ comunella,
ah ssì l’arsella,.. che bbona… che bbella!
 



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13/7/2021 - 9:13

AUTORE:
Bice

Fiore di ibisco,
avete voglia di ruzzare e lo capisco
ma se frequentate la gente di mare
dimenticate presto il cellulare!

Fior nei capelli,
siete davvero fighi bimbi belli.
Se volete però l'arte imparare
oltre l'assaggio dovete faticare!

fior dello sviluppo,
ma quant'è grazioso questo gruppo
che suggere come l'ape la dolcezza:
è uno spettacolo che fa tenerezza!

Fior di nepitella,
forzare il guscio della povera arsella
è divertente, ma lo è ancor più la mossa
di chi riesce a trovar quella più grossa!

11/7/2021 - 17:13

AUTORE:
Memè

Passava in bicicletta di mattina
l'arsellaia, quand'ero una bambina;
in una cesta trasportava le arselle
e senza pesarle diceva: spose belle
venite sono fresche, anzi sono vive!
Le nostre mamme accorrevano giulive
a fare quell'economo acquisto, un bijou,
che dava respiro al solito menu:
un'odorosa pastasciutta, la variante,
da minestre e minestroni: così invitante!!
Non aveva alcuna bilancia l'arsellaia
ma le pesava in un modo per me arcano,
le poneva in un boccale d'acciaio
come quello che serviva alla lattaia
a dosare il latte: un litro, un chilo.
Lo riempiva raso raso per benino
e lo versava in ogni zuppiera
che ciascuna si portava, fiera.
Poi mamma la poneva nell'acquaio
dopo aver messo un piattino
sul fondo
per far espurgare la rena...
e si dedicava ad altro fino a cena.
Le scottava in un tegame sul fornello
e si sgusciavano a mo' di giocherello
con pazienza. A me piaceva tanto
aiutarla, per me era un incanto!
Talvolta però succedeva ahimè
che il babbo si arrabbiasse perché
sentiva la rena sotto i denti:
e allora giù una serie di accidenti!