Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Nei primi anni '60 frequentava il Teatro Verdi un giovane di nome Fabrizio; impiegato statale aveva la passione per gli spettacoli e non mancava mai alle rappresentazioni che vi si svolgevano.
Amava così tanto l'ambiente che, abbandonato il lavoro, si trasferì a L'Aquila come Consulente organizzativo di quel Teatro Stabile.
Con il boom televisivo in corso gli spettatori in sala erano spesso poco numerosi e Fabrizio si impegnava a promuovere le presenze frequentando molti giovani e associazioni culturali.
Il nostro gruppo teatrale NOI era tra questi.
Ricordo quella sera che ci presentò Laura Betti.
L'anno prima c'erano stati dei problemi di censura con il suo spettacolo e così fu costretta a lasciare il Verdi ed esibirsi al cinema teatro di San Frediano a Settimo con il suo spettacolo di cabaret e canzoni.
Faceva parte della compagnia anche Mino Bellei un bravo attore ligure.
Fui colpito, io giovane studente, dalla crudezza del linguaggio dietro le quinte.
Parolacce e un riferimento politico " Ho chiamato anche il segretario del Partito N...." che per me apparivano incomprensibili.
Dopo invece ho capito che le lotte e le interferenze tra il mondo dello spettacolo e la politica erano, e purtroppo lo sono ancora, una consuetudine.
La Musa di Pasolini ha poi onorato la sua memoria creando nel 1983 il Fondo a lui dedicato.
Tra gli altri attori del tempo incontrati ricordo un Ernesto Calindri ai tempi della pubblicità del Cynar nella quale fu poi sostituito dal padre della mia ex collega di teatro Elena Moretti.
Un giovanissima Rita Pavone che faceva colazione col padre all'Hotel dei Cavalieri dopo una sua esibizione estiva al Giardino Scotto nei primissimi anni '60.
Ma l'incontro con Antonio Colonnello è quello che mi colpì maggiormente.
Lo accompagnai in Hotel per curiosare e ritirare la foto con l'autografo. Trovai una camera in disordine con valigie aperte e abiti sulle sedie.
Il copione dello spettacolo sul letto, "anche se replicato decine di volte c'è sempre da ripassare una scena o valutare un adattamento" mi disse. E un altro testo sulla scrivania "bisogna pensare anche alle prossime recite.."
Rimasi comunque affascinato da quella vita errabonda che lo costringeva quasi tutte le sere a cambiare albergo.
Provai una forte emozione; come sarebbe piaciuto farla anche a me quella vita e viaggiare di città in città.
In realtà il mio lavoro mi ha portato poi, per anni, a viaggiare tra alberghi e paesi sempre diversi.
Avevo con me un solo copione, quello della Brigata dei Dottori, ma quasi ogni sera visitavo e vivevo il teatro o il cabaret del luogo dove mi trovavo.
Viva il Teatro e buona ripresa a tutto il mondo dello spettacolo dopo questo tremendo periodo di pandemia..