Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Solidarietà Renzo
Dopo l’invio della lettera nella quale ho espresso con grande amarezza e delusione la mia indisponibilità a restare in un partito la cui politica condivido sempre meno ho ricevuto molta solidarietà da compagni e compagne e anche da vecchi colleghi di altri partiti.
Voglio perciò innanzitutto ringraziarli in attesa di una risposta del partito che ancora non ho ricevuto.
Risposta che non può non riguardare in particolare le vicende ambientali come quelle del parco e dei parchi più in generale di cui abbiamo discusso nel mese di giugno al Fortino a Marina di Pisa.
Nel recente incontro svoltosi in San Rossore con Giani, Mazzeo il nuovo presidente del parco, il precedente, il nuovo consiglio direttivo e la comunità del parco si notava l’assenza del sindaco di Viareggio che viene considerata normale.
Ma trovo ancor più singolare che si sia parlato di osservatori in vista del scadenze del 2050!
Possibile che non si avvertano i rischi che stiamo correndo sul piano nazionale in un momento in cui l’ambiente figura sempre più sbrindellato ricondotto ora all’idrogeno o alla elettricità all’eolico tanto è vero che al ministero si stenta a trovare traccia di quell’ambiente che ci impegnò a lungo per fare arrivare in porto leggi nuove e importanti, quale quella sulle aree protetto, sui bacini idraulici, ecc.
Si sente la necessità perciò di ritrovare il bandolo della matassa. Questo per il parco richiede innanzitutto che sia riconfermata la centralità del piano, che sappia ricondurre tanti di quegli aspetti, oggi frammentati appunto, in una visione e programmazione dove l’ambiente possa recuperare quella unitarietà che è andata via offuscandosi.
Nel passato anche recente, i parchi furono penalizzati sostenendo che l’ambiente era importante ma tanti aspetti non erano di loro competenza ma attenevano ai privati. La conseguenza è stata che l’ambiente ci lasciò le penne. Oggi va perciò ribadito che il piano è innanzitutto compito e responsabilità del parco, e deve rispondere primariamente alle finalità e necessità dello stesso, tenendo conto della situazione reale e delle interconnessioni che caratterizzano il territorio.
Renzo Moschini