Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Mi chiedo se Marco Travaglio sarà mai in grado di esprimere una critica senza sentirsi in dovere di offendere e dileggiare, attraverso nomignoli ridicoli e un linguaggio al limite del violento. D'altronde lo ha fatto anche questa mattina nel suo editoriale, dove nel commentare la riforma della giustizia della ministra Cartabia parla di "schiforma", riferendosi alla ministra come "guardiagingilli".
Un tono degno forse dell'asilo, di cui non si sentiva la necessità. E un'enorme mancanza di rispetto verso una rappresentante delle istituzioni, una donna preparata e autorevole, che con la sua competenza è al lavoro per dare un contributo importantissimo al Paese. Al contrario di Travaglio, che forse dovrebbe dedicarsi ad altre più amene attività.