Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
La svolta del 1940, l’atto transattivo
In questa seconda parte ripartiamo dal documento depositato in Regione Toscana dal Dott. Calosi, già commissario agli usi civici.
Nel documento leggiamo : “Il 1 Dicembre 1784 e ratificato in data 24 Dicembre, il Cardinale Gregorio Salviati acquistò dalla Mensa Pisana quella che fu denominata “ Tenuta di Migliarino”. Questa tenuta era gravata da usi civici a favore degli abitanti di cinque frazioni : San Frediano, Sant’ Alessandro, Avane, Nodica e Filettole. Parte di questi terreni furono venduti, altri, rimasti di proprietà Salviati, furono oggetto di ulteriori liti e dispute fra il Comune in rappresentanza delle frazioni e la Proprietà.”
Di fatto i terreni venduti dalla Mensa Pisana nel 1784 passarono di mano in mano nell’ambito della famiglia Salviati ed anche venduti ad altri.
Si arriva così all’anno 1927 quando il Comune di Vecchiano denuncia l’esistenza dei beni civici nel padule e nel 1928 vengono istituite le pratiche per la liquidazione transattiva.
Dal 1928 fino agli anni ’40 la zona del Padule è stata oggetto di ampie e profonde liti, prima tra il Comune e gli ex proprietari (Salviati e altri) e poi, con l’istituzione del Parco Naturale, tra il Comune e parte della popolazione praticante la caccia e la pesca.
La zona contesa si trova sulla riva Sud del lago di Massaciuccoli ed è costituita in parte da terreni palustri ed in parte da terreni di recente bonifica formanti però un sol corpo dell’estensione complessiva di ettari 33.78.20.
Nel 1940 si arriva all’atto di transizione tra il Comune di Vecchiano, in rappresentanza delle frazioni di San Frediano, S. Alessandro, Nodica, Avane e Filettole e i proprietari terrieri (Zalum, Gambini e altri).
Il Comune di Vecchiano è rappresentato all’epoca dal Podestà Comm. Col. Arnaldo Antonietti che con questo atto determinerà che i terreni situati lungo la riva sud del lago di Massaciuccoli siano assegnati alla collettività per uso civico. Rimangono in piedi alcune pendenze che saranno poi chiarite dalla successiva relazione Castellani.
Con decreto del 28 Marzo 1942 l’agronomo Sante Castellani, Perito Demaniale, fu incaricato di compiere le azioni necessarie che ricostruissero i vari passaggi per poter giungere ad una soluzione del caso. Fu così redatta dallo stesso Castellani la relazione conclusiva datata 12 Luglio 1943 che definì in modo esatto e puntuale la consistenza e ubicazione dei terreni gravati da uso civico.
Nell’anno 1944 il Comune di Vecchiano in qualità di gestore delle terre ad uso civico delibera e pubblica un regolamento sulle concessioni di taglio piante, di caccia e pesca nel padule della Gusciona……. ( Il Comune pertanto attesta come l’esercizio della caccia sia sempre stato effettuato e tratta la caccia e la pesca come diretto derivato dei regolamenti degli Usi Civici, provvedendo a spedire la suddetta delibera e regolamento alla prefettura di Pisa).
Successivamente e non senza inciampi si arriva alla costituzione del Comitato di Amministrazione Separata per i beni Civici (ASBUC) che viene regolarmente eletto dai frazionisti aventi diritto e che è tutt’ora l’ente che amministra il Demanio Collettivo.
I beni gestiti consistono in quelli qui sopra descritti riferiti al Padule di Vecchiano e alla ex cava mineraria di San Frediano di cui tratteremo più vanti e che merita un approfondimento a parte.