Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
MA COSA E’ IL M5S?
I presupposti politici di una alleanza strategica tra PD e M5S non sono mai stati chiari.
Quando quella linea era indiscussa e indiscutibile all’interno del PD di Bettini e Zingaretti, se chiedevi quali fossero i punti di convergenza politica e programmatica tra i due partiti non avevi nessun’altra risposta se non che bisognasse essere realisti e guardare soprattutto ai numeri.
Ci sarebbe molto da discutere su una politica che subordina le proprie scelte di prospettiva esclusivamente ai numeri del momento, ma così fu fatto e per soprammercato si consegnò la palma del leader di un immaginario fronte progressista a una mezza figura come Conte.
Da quella rinuncia del PD a fare politica, attribuendo al M5S la leadership strategica dell’alternativa al centro – destra, inizia l’espansione del fronte conservatore con al suo interno l’affermazione dell’estrema destra nazionalsovranista. Proprio nel momento in cui tutti i suoi presupposti politici antieuropei avevano fatto fallimento.
Il deterrente numerico, dunque, ha guidato le scelte superrealistiche del PD, ad opera degli stessi che otto anni fa sibilavano nei corridoi del Nazareno che “bisogna stare con Renzi, perché con lui si vince”, salvo sparargli alle spalle una volta conquistato un seggio.
Ma oggi, dopo l’avvento di Draghi e la svolta dell’Italia, che si presenta col migliore PNRR, la migliore campagna vaccinale e la più forte ripresa economica d’Europa, che fa risaltare ancora di più l’inadeguatezza di Conte, certificata – voce dal sen fuggita – anche da Grllo, ha ancora senso rincorrere quei numeri?
Il M5S, all’indomani delle ultime politiche, aveva alla Camera 221 deputati. Oggi ne ha 160, avendone persi ben 61 dei quali 59 sulla destra. Conte fatica ad affermare la sua leadership nel movimento, guidato solo dalle sue idee di rivalsa nei confronti di Draghi. Fa finta di appoggiarlo, ma vorrebbe usare i suoi numeri per condizionarlo. Cosa che non gli riesce se non inventando balle, come sulla riforma Cartabia che passa sostanzialmente nella versione iniziale con qualche accentuazione sullo svolgimento certo dei processi che già c’era. Draghi lo liquida in 15 minuti di colloquio, ma lui esce da palazzo Chigi dopo un’ora, per non fare la figura dell’allocco difronte ai media.
I suoi se ne accorgono e sul voto di fiducia si assentano in 40, l’ala antidraghi. A sostegno del governo rimangono 120 deputati rispetto ai 221 dei bei tempi. E molti sono comunque inquieti.
Coi sondaggi correnti in una Camera a 400, come hanno voluto, ne otterrebbero 68. Da 221 a 68. Si accentua il fuggifuggi a destra.
Il PD dovrebbe solo smettere di pesare il M5S in base ai numeri, ma farlo in base alla politica, decidendo dove collocarsi agli occhi dei cittadini. Dalla parte delle riforme, della ripresa economica da far crescere e dell’Europa, con Draghi, o da quella della badante delle manovre meschine di Conte?
C’è un’Italia da rilanciare, qui e nel mondo, o devono continuare a perdere tempo rincorrendo le fisime di un parvenu che non è in grado di governare neanche il suo partito?