Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
UN ANNO VISSUTO DIVERSAMENTE
Poche volte abbiamo assistito ad un cambio della situazione politica così marcato da un anno ad un altro.
Un anno fa gli italiani partivano per le ferie con l’illusione della pandemia agli sgoccioli e tanti saluti a chi diceva “prepariamoci e immaginiamo nuove soluzioni, perché col Covid, purtroppo, ci dovremo convivere almeno per un altro anno o due”.
Quel “prepariamoci” non era accolto bene dall’attacco di schizofrenia politico – mediatica del partito del popolo delle torte fatte in casa, che descriveva come aperturista irresponsabile chi, invece, chiedeva prevenzione sulle indispensabili riaperture, mentre altri scriveva libri sulla sconfitta della pandemia.
A ciascuno il suo balcone dei festeggiamenti scriteriati.
Niente piani sulla scuola, sui trasporti, ma tante chiacchiere a vanvera sul Recovery Fund, che faceva passare per grande vittoria di Conte il suo allineamento obbligato al cambio di linea repentino di Francia e Germania. E meno male.
Un anno fa, dopo la svolta europea, Renzi chiedeva una sessione straordinaria del Parlamento, in agosto, per discutere e condividere una linea unitaria di tutti sulla scrittura del PNRR. Il suo discorso, inascoltato, è agli atti del Senato. Invece il PdC preferiva organizzare, in settembre, l’inutile passerella di Villa Pamphili, una presa in giro degli italiani addomesticati dalla strategia casalinesca del risparmio e comparisco. Chiacchiere a vacante. Per due mesi, in modo sempre più puntuale nelle proposte, scritte, e pressante sui tempi, Italia Viva sollecitava il premier e la maggioranza ad entrare nel merito del lavoro da fare.
Il “cambio di passo” si imporrebbe, ma Conte preferisce lavorare, si fa per dire, in segreto per produrre una bozza della quale conosce solo i punti che riguardano l’assetto dei suoi poteri. Sotto la copertina niente.
E’ la goccia che fa traboccare il vaso.
Si apre la crisi e il linciaggio politico di Renzi che, nervi saldi, mostra all’Europa come si fa, con la sola forza delle idee giuste, a far cambiare verso all’Italia che stava rotolando lungo il piano inclinato dell’ottusità politica e dell’inerzia, ciarliera e impennacchiata, di Conte.
Sappiamo come è andata a finire.
Con la lucidità di Renzi e un atto di coraggio del Presidente Mattarella. Oggi, nonostante mille difficoltà, il governo Draghi ha ribaltato quella situazione limacciosa e stagnante, con tre innegabili successi.
La campagna vaccinale ha raggiunto il 70% degli italiani e procede spedita secondo i tempi previsti.
Abbiamo il miglior PNRR tra quelli approvati in via esecutiva dalla Commissione europea e tra qualche giorno arriveranno i primi 23 miliardi di euro. E’ in atto la ripresa economica più forte d’Europa, con un recupero dei primi 500mila posti di lavoro sul milione che si è perso per la pandemia e ottime previsioni di recuperare gli altri nei prossimi mesi.
Restano ancora molti problemi da risolvere, ma sappiamo di essere in buone mani e sulla strada giusta.
Questo conta, il resto è fatica tra le miserie quotidiane, con le quali si convive, come con la pandemia.
Ce la faremo, abbiamo imparato, dopo le mosse del cavallo, anche a saltare gli ostacoli.