Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Basir Ahang è il più importante giornalista afgano oggi in italia.Nessuno meglio di lui descrive ogni giorno la tragedia che sta vivendo il suo popolo.Sono solito scrivere in inglese ma considerata la portata storica e drammatica degli eventi attualmente in corso in #Afghanistan, sento l'esigenza di scrivere nella mia seconda lingua, l'italiano, per far sapere anche in Italia cosa sta accadendo nel mio Paese.
Servirebbe un libro per spiegare le ragioni di questo fallimento e forse un giorno ne affronterò le cause in qualche scritto.
Ora, dopo intrighi e tradimenti interni al governo che hanno permesso loro di ottenere il controllo di molte regioni senza dover nemmeno combattere, i Talebani sono alle porte della capitale. Sembra che gli Stati Uniti, infatti, abbiano concluso un accordo che garantisce loro la libera entrata a Kabul in cambio della concessione di terminare l’evacuazione dei pochi fortunati che sono riusciti ad ottenere un passaggio sicuro.
I Talebani sono già entrati a Bamiyan, capitale culturale Hazara, ed hanno issato la loro bandiera. Nel 2001 quando entrarono a Bamiyan, i Talebani fecero saltare in aria parte della storia Hazara: gli antichissimi Buddha e bloccarono i rifornimento di viveri sottoponendo la popolazione locale ad una carestia.
I Talebani, composti prevalentemente da Pashtun sunniti, sono una realtà completamente aliena agli Hazara, i quali nonstante la discriminazione e l’oppressione hanno in questi ultimi decenni contribuito in modo significato alla vita culturale e democratica del Paese.
A Herat invece le donne sono già state mandate a casa dai loro luoghi di lavoro e i professori stanno salutando per un’ultima volta le loro studentesse. Alle donne non sarà più permesso studiare. Alcune ragazze sono state uccise solo per aver indossato dei jeans.
Tra poche ore i Talebani otterranno il controllo totale di un Paese che è stato offerto loro su un piatto d’argento da gran parte della comunità internazionale. Una comunità che si è illusa di poter fare accordi con un gruppo che non crede nei più basilari elementi della democrazia, della dignità e dei diritti umani.
13 anni fa arrivai in Italia a seguito di alcune minacce di morte ricevute dai Talebani a causa della mia attività giornalistica, oggi mi trovo a rivivere lo stesso orrore e preoccupazione per la mia famiglia in Afghanistan.Oggi ho contattato le mie sorelle a Kabul, abbiamo cercato vie d’uscita che sembrano non esistere più. Mio padre è ancora in Malistan, il mio distretto di nascita, che si trova ora sotto il controllo dei Talebani.Non ho più contatti con lui da più di una settimana. Amici giornalisti mi chiamano sospirando da Kabul: è finita mi dicono. Siamo stati traditi.