Marina di Pisa, 18 agosto
VERSO BISANZIO
di Fabiano Corsini
Si presenta oggi al Fortino di Marina di Pisa(il 18 agosto) il nuovo libro di Fabiano Corsini, Presidente dello stesso Circolo , collaboratore de La voce del Serchio, ormai giunto alla sua sesta fatica letteraria. Per i tipi della Ets esce “Verso Bisanzio”, un giallo letterario ambientato nel XV secolo, esattamente nei giorni del 1453 in cui gli Ottomani entravano in Costantinopoli e mettevano così fine all'Impero Romano di Oriente.
Il racconto narra di due viaggi, a distanza di 30 anni tra loro, di Piero da Pisa, prima giovane inquieto alla ricerca di una fede più sincera e di risposte alle pulsioni di spiritualità, di tensione religiosa intesa come spinta verso il sublime e la bellezza. Poi, divenuto prete, un Padre Piero accompagnato da un drappello di monaci che si incamminano verso Oriente, nella impossibile missione di riconciliare le due chiese (ortodossa e latina), e di salvare la cristianità dall'avanzata degli infedeli. Nel racconto i personaggi immaginari e le loro storie, di uccisioni vendette e innamoramenti, si intrecciano con vicende realmente accadute e rigorosamente ricostruite. Avvince in particolare la storia della Despina, ovvero della giovanissima Cleope Malatesta, sedicenne figlia del signore di Rimini, data in sposa all'erede del Basileo (imperatore di Costantinopoli), il despota di Mistrà, l'antico Peloponneso, ultimo baluardo bizantino dopo la presa della capitale, per finalità politiche. La poveretta verrà presto sacrificata e la sua morte per mano violenta, tenuta segreta per secoli, solo di recente è stata accertata, e nel libro si racconta come e perché-
Il titolo, Verso Bisanzio, è una citazione del lavoro di William B. Yeats, in particolare di una poesia con lo stesso titolo, dove si racconta di un terzo viaggio. Il viaggio sublime per fuggire da questo che “Non è un paese per vecchi”. Il desiderio di vivere ancora in natura minerale, con una rinascita “Fuori dalla natura io non prenderò più la mia forma corporea di alcuna cosa naturale..ma quella forma che orefici greci fanno d'oro battuto e foglia...” Ovviamente a Bisanzio.
Un libro molto diverso da quelli a cui Corsini ci aveva abituato, che pure si preannuncia emozionante e.. da leggere.