Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
E’ un diritto sacrosanto di tutti avere una propria opinione in merito alla vaccinazione per il Covid: la mia è che la Salute Pubblica rappresenti un obbiettivo primario e il diritto del singolo cittadino, in un caso come questo di grave pandemia, deve necessariamente piegarsi all’interesse della comunità. Anche perché nessuno si vaccina mai a cuor leggero, nessuno disconosce la possibilità di qualche reazione negativa alla vaccinazione, ma esiste un dovere civico che va oltre l’interesse personale.
Faccio quindi la mia propaganda pro-vax con un esempio semplice e personale.
Una mia conoscente amica, dopo una piccola e pacata discussione sui motivi del rifiuto suo e di molti, e sulle sue perplessità riguardo alla vaccinazione, mi ha inviato un video dove una emittente televisiva esprimeva giudizi negativi sulla pratica elencando i motivi del dissenso.
La Rete è un grande contenitore che fornisce motivi di conferma o di dissenso per ogni cosa, basta cercare e far coincidere quello che si vuol leggere con quella che è già la nostra opinione sull’argomento. Una volta scovato quello che fa al caso nostro ecco la conferma che quello che pensiamo è giusto, che la ragione è dalla nostra parte e che tutti gli altri hanno naturalmente torto. Le informazioni trovate ci danno ragione, confermano il nostro grado di intelligenza e furbizia: noi non ci lasciamo ingannare, noi non siamo come il popolo credulone, noi vediamo oltre e riusciamo a scoprire verità che ci vogliono nascondere per qualche oscuro motivo di dominio o di interesse privato da parte di governi, multinazionali, bigpharma, paesi stranieri, complotti internazionali.
Comunque non mi sono dilungato in una risposta tecnica e motivata ma mi sono limitato ad un aspetto molto pratico ma non per questo meno evidente:
“Mia cara –le ho risposto- ho visto il video e non voglio commentare ma solo dirti questo: se per caso io ho la sventura di incontrare il virus i miei 1532 anticorpi per millilitro (certificati dal laboratorio) lo attaccano e lo distruggono. Se lo incontrate voi non vaccinati in pochi giorni, o anche in poche ore, i virus nel vostro corpo si riproducono, diventano miliardi di miliardi e invadono il vostro cervello, i vostri polmoni, cuore, nervi cranici, muscoli e reni. Io quindi vivo abbastanza tranquillo, con i miei anticorpi e il mio green pass. Fate voi!”
So bene che i miei anticorpi non mi possono rendere immune e che potrei ugualmente contrarre un’infezione (lieve) e a mia volta (forse) trasmettere a qualche non vaccinato ma fra averli e non averli c’è una bella differenza. Esattamente la differenza che passa fra non correre alcun pericolo reale e quella della speranza di evitarlo per non correre il rischio dell’ospedale e della sala di rianimazione.
Ma da cosa è derivata tutta questa perplessità nei confronti di questo specifico vaccino che va oltre la posizione ideologica dei No-Vax.
Non c’è dubbio che la televisione sia uno straordinario strumento di comunicazione universale. Fornisce notizie in tempo reale su tutto quello che succede nel mondo, dà indicazioni utili ai cittadini in maniera diretta e tempestiva, procura occasioni di svago e divertimento ogni volta che lo desideriamo, offre informazioni e cultura a richiesta. Le informazioni fornite comunque sono parziali e unilaterali, sta poi allo spettatore, al singolo cittadino, confrontarsi con esse e integrarle e approfondirle secondo il proprio interesse e la propria cultura.
Può anche succedere, come nel caso recente del Covid, che fornisca notizie confuse e a volte contraddittorie, pareri discordi che confondono, variazioni sul tema magari basate su nuove prove scientifiche o ulteriori sviluppi; tutte cose che possono creare confusione e suscitare allarmismi.
A parziale giustificazione bisogna ammettere che nel caso in questione avevamo di fronte una situazione talmente nuova e mai sperimentata prima che all’inizio gli scienziati e i sanitari sono andati avanti a tentativi, spesso a casaccio, con modifiche di procedure, con indicazioni a volte contraddittorie, con pareri spesso discordi. Basta pensare ai primi tentativi di cura quando sono stati provati svariati farmaci sperando in qualche cura miracolosa alimentando spesso vane speranze, si sono effettuati tentativi con sistemi di cura innovativi e sperimentali, abbiamo assistito alla comparsa di farmaci spesso ridicoli ma in quel momento di incertezza e confusione oggetto comunque di attenzione e riflessione in mancanza di un protocollo unico e validato scientificamente. Mi viene in mente il farmaco che faceva stare tranquilli tutti i giapponesi, con tanto di video a conferma, vedendo poi come è andata a finire con le Olimpiadi!
Tutta questa confusione a causa della mancanza assoluta di conoscenza su questo nuovo virus.
La stessa cosa è avvenuta con la comparsa dei vaccini aggravata talvolta dalle stesse case produttrici che hanno più volte cambiato le indicazioni creando confusione e sconcerto. Con la somministrazione di massa sono comparsi anche i primi e previsti casi di reazioni gravi, a volte anche letali, con la conseguenza che l’incertezza su questi nuovi vaccini è andata aumentando diventando in molti casi una vera e propria paura.
La televisione non poteva che seguire costantemente la grave situazione sanitaria del paese ma questa ridda di voci, pareri, interviste, considerazioni e valutazioni, spesso contraddittorie, non poteva che confondere lo spettatore fino alla nascita di una vasta platea di cittadini allarmati e impauriti che si sono aggiunti alla sparuta, ma sempre presente (a volte anche in ambiti sorprendenti come quello sanitario), compagine dei no-vax.
La decisione per molti quindi può apparire confusa e incerta ma c’è un modo molto semplice per risolvere il problema con la massima tranquillità: chiedere al proprio medico di fiducia e seguire le sue indicazioni.