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La Pro Loco Ripafratta “Salviamo La Rocca” organizza per sabato 18 maggio una conferenza dal titolo “Crocevia di cammini - Il confine pisano-lucchese tra itinerari e cammini, beni storici, turismo sostenibile e volontariato culturale”. L’evento si terrà a Villa Roncioni, nel borgo di Pugnano, comune di San Giuliano Terme, alle ore 10

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di Mario Lavia
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di Biancamaria Coli seg. PD Circolo di Nodica
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di Umberto Mosso
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IMMAGINA San Giuliano Terme
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Crollo mura di Volterra; mozione di Pieroni (Pd)
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A cura di Erminio Fonzo
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da Museo del Bosco
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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Dal 17 al 19 Maggio ore 10.00 - 20.00
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Forum Innovazione di Italia Economy" II EDIZIONE
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Valdottavo, 17 maggio
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Pisa: quartiere delle Piagge
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Pisa, 16 maggio
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Credevo di riuscirci mare
Ma non ti potei solcare
Ma è vero giuro è vero
Pur cambiando la vela e mura
Se gira il vento dritta
Al cuore
Per amarti .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
Il dopo Draghi??? Ecco qua il piano di Matteo Renzi ...Un fronte anti-populista già sogno di Martinazzoli
Via alla missione Colle, Renzi pensa al dopo Draghi

6/9/2021 - 13:29

Via alla missione Colle
Renzi pensa al dopo Draghi: un fronte anti-populista già sogno di Martinazzoli

Matteo Renzi ha concluso “Meritare l’Europa”, la tre giorni della scuola di formazione di Italia Viva, con una sventagliata di colpi che lascia presagire un autunno scoppiettante. Il discorso con il quale ha salutato i 400 giovani a Ponte di Legno, scandito da dieci tweet, echeggia come il suono del corno della caccia: è insieme chiamata e segnale, appello e avviso. Anche se solo per pochi, oggi.
Renzi lo sa e tira in ballo l’Enrico V di Shakespeare e quegli “happy few”, quel drappello di amici che combattono con orgoglio e vincono, pur essendo molti meno degli avversari in campo.

Ammonisce: «Guardatevi da chi vi accompagna pronto a tradirvi. Le pugnalate alle spalle arrivano, in politica». E punta il dito contro quella comunità dem “in cui si parla sempre dell’importanza del noi”. E non va bene. «Io dico che bisogna anche dire ‘Io’. Assumersi la responsabilità di una leadership. Qui ci sono leader che sembrano i follower dei loro follower», dice prima che la slide successiva passi oltre. Qui Renzi si ferma, lo sguardo rivolto al Nazareno: «Finisce sempre che si individua un leader, lo si elegge e da quel momento si inizia a fargli la guerra».

Enrico Letta è avvisato, la comunità del Pd è indomabile e l’idea di correre a Siena senza il simbolo, riletta alla luce dell’Enrico V, può non sembrare proprio un atto di coraggio.

Ed è invece il momento di scelte ambiziose, di sfide nuove – come il sostegno al referendum sulla Giustizia giusta e la proposta di un quesito referendario sul reddito di cittadinanza – e anche l’occasione per qualche rivelazione.

Come quella che Renzi fa in apertura, svelando come il Pd, guidato in quel frangente da Maurizio Martina, il 23 aprile 2018 durante le consultazioni con l’esploratore incaricato Fico, diede disponibilità ad entrare in un esecutivo guidato da Luigi Di Maio, con Martina vicepremier. Ipotesi respinta da Gentiloni e osteggiata da Renzi, tanto da soffocarla nelle riunioni interne e scongiurarne, dopo due giorni ad alta tensione, la formalizzazione. Nucleare, da Cingolani apertura che imbarazza i 5 Stelle: “Folle non considerarlo, ambientalisti radical chic peggio della catastrofe climatica”
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La nuova sfida referendaria di Renzi mette nel mirino il Reddito di cittadinanza, non percepito dal 56% delle famiglie in povertà, talvolta incassato senza requisiti e inefficace nel dispositivo che lo aggancia alle politiche attive del lavoro, alla proposta di offerte di impiego in un raggio chilometrico crescente. «Il reddito di cittadinanza andrà a raccolta firme nel 2022, ma essendoci poi un anno elettorale, il ’23, il referendum si potrà tenere nel 2024», spiega Renzi al Riformista. «Il fallimento del rdc – dice Teresa Bellanova – va dichiarato senza tentennamenti, senza paura di perdere consenso. La battaglia che facciamo ha una dignità enorme: l’idea di Paese che noi abbiamo si fonda sul lavoro e non sull’assistenzialismo».

Spazio anche per rispondere alla polemica sollevata dal M5s sul ministro Roberto Cingolani che, prendendo parte a “Meritare l’Europa”, aveva puntato il dito contro gli “ambientalisti radical chic”, urtando così la sensibilità del Fatto Quotidiano, seguita dalla richiesta di “chiarimenti” da parte di Giuseppe Conte. Renzi dal palco: «Cingolani non è un ministro di Italia viva, è Cingolani. M5s ha messo una bandierina su Cingolani poi hanno scoperto che dice cose serie e quindi hanno detto ‘non è uno dei nostri. Conte ha chiesto un confronto con il ministro. Noi diciamo: bene, almeno impara qualcosa…». Alla fine, chiude l’Europa. Parla Guy Verhofstadt, leader dei liberali europei che con l’europarlamentare di Iv, Sandro Gozi ha dato vita all’esperimento di Renew Europe, che unisce Alde e Pde.

«Il segnale è quello di proseguire anche in Italia ciò che abbiamo iniziato in Europa», ci dice Sandro Gozi. «Renew Europe è la grande novità della politica europea che unisce conservatori e socialdemocratici, ambientalisti e liberali su un progetto federalista europeo di grandi riforme, Abbiamo fatto convergere sensibilità diverse. La stessa cosa si deve fare in Italia. C’è la necessità di portare avanti l’agenda Draghi dopo il 2023, e questo richiede una alleanza – o forse un soggetto politico unitario – con il compito di portare una ventata di novità nella politica italiana, magari con un Renew Italia. Oggi è ancora presto per dirlo, ma la mia opinione è che ci deve essere la cooperazione più stretta possibile».

Un patto anti-populista, un soggetto politico riformista unitario sarebbe nelle carte astrali del futuro. Era anche tra i sogni di Mino Martinazzoli, che ieri sera – a dieci anni dalla scomparsa – è stato ricordato nella sua Castenedolo da Renzi, insieme alla ministra della Giustizia Marta Cartabia e all’ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini. 

Con l’occasione sarebbe stata scambiata più di qualche battuta sulla corsa al Quirinale: dalle pieghe dell’incontro, una candidatura che metterebbe d’accordo centrosinistra e centrodestra.


Fonte: Aldo Torchiaro
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7/9/2021 - 23:22

AUTORE:
vecchianese di s. Frediano

Anche se puoi nasconderti dietro mille nomi, rimani il solito che va dietro al pifferaio di turno.
Non ho pretese di apparire, scelgo liberamente di intervenire su cose che mi interessano. E questo è un argomento che mi preme. Cingolani può avere un CV lungo una settimana, ma se, da ministro, ripropone il nucleare è meglio che cambi mestiere.
Credere al nucleare pulito, che non esiste da nessuna parte, è un po' come credere che la terra è piatta. O che scrivere in dialetto faccia fico.
Capito mi hai, dicono i sardi.

7/9/2021 - 13:35

AUTORE:
E-lettore

...quella "eventuale del satuttolui" di S.F vecchianese.😂

Il prof Roberto Cingolani-
Trascorre l'infanzia a Bari[5] e si laurea in fisica presso l'Università degli Studi di Bari Aldo Moro nel 1985. Sempre a Bari ha conseguito il dottorato nel novembre 1988. Nel 1990 si è perfezionato alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Dal 1988 al 1991 è stato membro dello staff della Società Max Planck di Stoccarda in Germania, sotto la direzione del premio Nobel per la fisica professor Klaus von Klitzing. Successivamente avrebbe dovuto trasferirsi in via definitiva in Giappone per lavorare presso l'Università imperiale di Tokyo, ma dovette tornare in Italia[6] a causa della morte del padre.[5]

Dal 1991 al 1999 è stato prima ricercatore e poi professore associato di fisica generale presso il Dipartimento di scienza dei materiali dell'Università del Salento (all'epoca chiamata Università di Lecce). Fra il 1997 e il 2000 è stato professore in visita presso l'Università di Tokyo, in Giappone e poi presso la Virginia Commonwealth University, negli Stati Uniti.[7] Dal 2000 al 2005 è stato professore ordinario di fisica generale presso la Facoltà d'Ingegneria dell'Università del Salento, dove ha fondato e diretto il Laboratorio Nazionale di Nanotecnologie di Lecce.[8]

Nel 2001 ha lavorato come perito per la Procura di Roma effettuando alcune perizie relative al caso Marta Russo e al caso Unabomber.[9] Dal dicembre 2005 è direttore scientifico dell'Istituto italiano di tecnologia (IIT) di Genova, di cui viene anche considerato una sorta di amministratore delegato.[10] Nel dicembre 2015, gli viene assegnato il Premio Roma per la Scienza "per aver dato vita, con l'Istituto Italiano di Tecnologia, a un centro di ricerca avanzata di grande rilevanza nazionale e internazionale, combinando straordinarie capacità di analisi scientifica, di coordinamento organizzativo e di correttezza amministrativa".[11]

Nel 2016 lavora alla nascita dello Human Technopole di Milano, il progetto per una cittadella di Scienza della vita. Il 27 giugno 2019 viene nominato Responsabile Tecnologie e Innovazione della società del settore difesa e aerospazio Leonardo[12] diventando operativo dal 1º settembre 2019.[13] Ad aprile 2019 entra nel consiglio di amministrazione di Illycaffè[14].

Ad aprile 2020 viene nominato direttore non esecutivo nel consiglio di amministrazione della Ferrari. Si dimette dal consiglio di amministrazione della Ferrari il 16 febbraio 2021[15], a seguito della nomina il 12 febbraio 2021 come Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare nel governo Draghi. Presta giuramento ed entra ufficialmente in carica il 13 febbraio 2021. Il primo marzo successivo diventa il primo Ministro della transizione ecologica.

Nel maggio 2021 si è espresso a favore della produzione nazionale di energia tramite fissione nucleare, secondo modelli di nuova generazione, attirando su di sé le critiche degli esponenti del Partito dei Verdi, che hanno richiamato l'esito vittorioso dei referendum abrogativi del 1987 e del 2011.[16]

Nel settembre 2021 intervenendo ad un convegno di Italia viva ha ribadito la propria posizione di favore al nucleare[17] ed affermato che: "Il mondo è pieno di ambientalisti radical chic ed è pieno di ambientalisti oltranzisti, ideologici, loro sono peggio della catastrofe climatica verso la quale andiamo sparati, se non facciamo qualcosa di sensato... Sono parte del problema".[18]
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'nteso!? vecchianese di San Frediano:
"Il mondo è pieno di ambientalisti radical chic ed è pieno di ambientalisti oltranzisti, ideologici, loro sono peggio della catastrofe climatica verso la quale andiamo sparati, se non facciamo qualcosa di sensato... Sono parte del problema"
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nb, anche la messa in moto dei trattori Landini in mezzo secolo è cambiata e...udite udite; òra si gonfiano i fascioni e non le 'ambere d'aria e da sotto l'ombrellone ar mare si fanno anco e giornali in tempo reale e...a forza di guardare lo specchietto retrovisore, poi ti trovi un pino e/o un pratano in faccia.

piesse; votiedi anch'io contro quel tipo di nucleare la e dirò si a quello pulito se ci riesciano! 'nzenno ir no rimane.
Piesse 2. Evisto? se ti si da l'aire 'ntervieni 'nsennò zitto a settimane😤

7/9/2021 - 12:38

AUTORE:
veccchianese di s.Frediano

Dopo 2 referendum, "87 e 2011, in cui il POPOLO ITALIANO si è espresso per il NO AL NUCLEARE, c'è ancora qualcuno che pensa di riproporre la questione.
Ma il ministro Cingolani non è quello della ( presunta) TRANSIZIONE ECOLOGICA ? Invece di puntare su energie innovative torna indietro. Meno male che è uno dei MIGLIORI, pensa se era dei peggiori...