Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Un fiore serve per tante cose e l’orchidea supera tutti i simboli della natura: seduzione, attrazione, amore di bellezza, eleganza, riverenza ed erotismo.
C’è, nel linguaggio medico, un piccolo suffisso che diagnostica e indica una malattia: ite, così abbiamo per esempio la gastrite, la dermatite, pleurite eccetera; ogni parte del corpo, purtroppo, ha la sua “ite”.
Cosa c‘entra l’orchidea?
C‘entra c’entra!
Orchis era un giovane greco bellissimo, figlio di una ninfa e di un satiro, che volle sedurre una sacerdotessa di Dionisio e, per questo sacrilegio, fu scacciato in un bosco dove fu divorato dai lupi. Dai suoi resti nacquero le orchidee, ecco il significato simbolico di bellezza e seduzione, che presentarono in eterno e chiaramente l’origine leggendaria: le radici hanno due tuberi simili agli “orcheis”, i testicoli!
E la “ite” cosa c’entra?
Spero che nessun lettore abbia mai avuto quel fastidiosissimo problema ai “gioielli”!