Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Riattingiamo nel vocabolario greco: mantis = profeta, cioè colui che pre-vede ed è proprio lo sguardo di questo eccezionale insetto che lascia una inquietante riflessione sulla spiritualità che aggiunge il seguito al nome iniziale: religiosa, tanto che da noi è questo il nome con il quale è conosciuto. In Provenza è chiamato “Prega Dio” per l’abitudine che ha di tenere le zampette anteriori levate in alto e unite e addirittura nel mondo arabo (non so quale sia il nome datole) è credenza che le zampe siano sempre rivolte alla Mecca.
Un entomologo disse che la mantide non guarda, osserva e infatti ha la caratteristica di ruotare il collo di 180°, ma tutti la conoscono come “colei che gode e si sazia!”
Attenzione femministe ultrà, se li mangiate tutti, addio trastulli!
Fior di betulla,
la mantide col maschio si trastulla,
poi per finir la sensuale festa,
lo mangia tutto partendo dalla testa.