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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
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Legittima difesa
di Trilussa

26/9/2021 - 19:49

Che la signora Giorgia Meloni e tanti altri di Fratelli d’Italia siano persone intelligenti è fuori di dubbio. Lo sarà anche tale Maria Cristina Caretta che con altri cinque colleghi ha fatto visita in carcere a Walter Onichini, il macellaio condannato a quattro anni e undici mesi, in tutti e tre i gradi di giudizio quindi pena definitiva, per aver quasi ucciso un ladro che era entrato nella propria abitazione. Le parole esatte della sua dichiarazione sono state:
«Ladri a spasso e vittime in carcere. Il mondo è capovolto ed è intollerabile che Walter Onichini sia in carcere per aver difeso sé stesso e la sua famiglia da dei ladri albanesi che si erano introdotti in casa sua».


Ora siamo in clima elettorale e quindi tutto fa, come si suol dire, ma credo che una frase del genere, tendente a reclutare qualche voto in più oltre quelli dei no-vax e di tutti i sempre scontenti, sia rivolta soprattutto ai tanti ignoranti che abitano questo paese e che andranno a votare fra pochi giorni. Ignoranti nel senso che ignorano, voglio specificare perché non sembri un’offesa, quelli cioè che non si preoccupano tanto di sapere i fatti, di conoscere a fondo la vicenda, ma si limitano a registrare un concetto vedendo che corrisponde esattamente al loro modo di pensare e che viene dalle loro persone di riferimento. A loro basta così!


Perché l’Onichini inizia dalla parte della ragione: si sveglia e dal balcone sente che ci sono dei ladri in cortile che gli stanno rubando l’auto. Corre in casa e prende il suo fucile a pompa calibro 12 Magnum (è un macellaio, ha delle proprietà, una famiglia, un figlio piccolo e un fucile in casa serve sempre!). Si sporge, vede delle ombre e spara. Potrebbe sparare in aria e spaventare il ladro ma lui preferisce sparare alle ombre. Non corre in effetti nessun pericolo, lui è in alto e il ladro è in fuga ma lo spavento e la tensione possono spiegare anche questo gesto.

 

E’ un buon tiratore e colpisce il ladro che si accascia a terra nel sangue. Spara di nuovo, alla schiena mentre il ladro cerca di uscire dal cancello, si lamenta e chiede aiuto (testimonianza di un vicino). E’ un albanese, di nome Elson Dreca, ventidue anni che presenterà oltre cento pallini in tutto il corpo con emopneumotorace, rottura della milza, del rene sinistro eccetera, insomma colpito bene. L’Onichini scende e vede il ladro steso in terra che si lamenta per le ferite, vede anche che sta male, forse è moribondo.


Potrebbe ancora, l’Onichini, rimanere nel giusto, o almeno invocare la legittima difesa nella speranza che il giudice consideri il suo eccesso non così grave da farlo condannare, ma è qui che il macellaio passa completamente dalla parte del torto: potrebbe e dovrebbe chiamare un’ambulanza, far soccorrere il ferito magari nella speranza che possa salvarsi e derubricare il reato a qualcosa di meno grave di un decesso, chiamare i carabinieri per denunciare l’accaduto, o anche caricare il ferito in auto e portarlo all’ospedale più vicino. E’ spaventato, vero, ma oramai il ladro è steso a terra e ferito gravemente, non può più nuocere e ha bisogno di aiuto.


Ma l’Onichini sceglie una soluzione diversa. Il ferito sta molto male, sta morendo e allora perché non evitare tutti i problemi di una situazione del genere, delicata e potenzialmente pericolosa? Lo carica nel bagagliaio dell’auto ma invece di dirigersi velocemente verso l’ospedale prende una stradina deserta fra i campi e lo scarica in un fosso.


Il ladro sarebbe sicuramente morto e il macellaio non avrebbe avuto noie, proprio come l’Onichini desiderava, ma il destino ha voluto che per quella stradina passasse un extracomunitario che si stava recando al lavoro e che chiama i carabinieri e l’ambulanza che lo porterà all’ospedale; sta molto male, ha diverse ferite ma se la cava. Una volta ristabilito anche il ladro riceverà una condanna a tre anni e otto mesi per furto.


Non sappiamo per quale strano contatto i neuroni dell’Onichini non lo facciano sentire responsabile dell’atto criminale che lo ha portato a sparare ad un uomo ferito e in fuga e a pensare di scaricarlo morente su un canale. Non sappiamo cosa lo porti a considerarsi una vittima tanto da affermare che in questo paese hanno ragione i ladri e che conviene fare i delinquenti.

Credo che invece dovrebbe riflettere e ammettere a se stesso di aver desiderato la morte di un uomo, anche se ladro, non certo un bel principio cristiano e umano.


Più facile capire invece la solidarietà degli esponenti di Fratelli d’Italia a questo delinquente. Questi sicuramente sanno ma la loro posizione va volontariamente oltre la conoscenza degli eventi e si basa solo sulla loro malsana idea di considerare l’altro sempre un pericolo per noi, per la nostra famiglia, per il nostro paese.


Il concetto del diritto di difendersi può essere un principio corretto ma va sempre calato nel contesto dove vi possono essere sentimenti forti come la paura, la rabbia e il desiderio di difender la famiglia ma in questo caso proprio no. L’Onichini ha sparato per uccidere e non ha soccorso il ferito ma lo ha scaricato morente in un campo e non può invocare né la legittima difesa né il sacrosanto diritto di difendersi.


 L’Onichini rimane comunque una vittima, non della giustizia italiana come lui ritiene, ma di questa politica di odio e rancore portata avanti da questi partiti di destra; un odio verso gli altri, specie se di diversa etnia e colore, verso chiunque rischi di mettere in dubbio la nostra certezza di superiorità di razza e di fede e la nostra “roba” di verghiana memoria.

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1/10/2021 - 14:23

AUTORE:
GigiDiTeglia

.............. i Meloni tornassero nei campi dove sono sempre stati e la smettessero di fà politia. ........ E che i Salvini non salvassero solo i gay e i drogati e che la smettessero di fare i danni sbecerando a destra e a manca. ............ GigiDiTeglia

1/10/2021 - 13:36

AUTORE:
Gustavo

Vorrei tanto che il macellaio si pentisse, che il ladro perdonasse, che l'extracomunitario che ha chiamato i soccorsi avesse ricevuto la cittadinanza, che i medici dell'ospedale che hanno prestato tutte le cure possibili fossero premiati, che le armi facessero cilecca sparando solo a salve, che la gente si informasse maggiormente per riuscire a ragionare soprattutto con la testa e non con la pancia, che la televisione fosse meno becera e volgare, che le due rane dalla bocca larga non si servissero degli esagitati e dei facinorosi soltanto a scopo elettorale fomentando quello scontento rabbioso e pericoloso che sicuramente neppure loro saprebbero contenere in casi estremi...perché la bacchetta magica ce l'hanno i maghi e le fate...sì ma nelle favole!!!
PS
La natura insegna che la rospa porta sul groppone il rospo molto più più piccolo di lei e che quindi può scaricare al momento giusto, anche se in politica il rospo appare più grosso della rospa...il pericolo lui lo corre lo stesso!