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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
di Renzo Moschini
Problemi ed esigenze ambientali per la Toscana

26/10/2021 - 12:33

Problemi ed esigenze ambientali per la Toscana


Anche noi, come Gruppo di San Rossore,  in queste settimane siamo intervenuti più volte  soprattutto su aspetti vecchi e nuovi  sollecitati da eventi nazionali, come le ultime elezioni, ma anche da altre numerose vicende locali e regionali che ci hanno posto o riproposto problemi sempre più frequentemente all’ordine del giorno della Comunità Europea e di organismi mondiali.
Per passare alle esemplificazioni c’è solo l’imbarazzo della scelta. Imbarazzo derivante dall’accomunarsi di problemi con i quali abbiamo fin troppa dimestichezza e questioni nuove con le quali al contrario proviamo non poche difficolta. Penso al riscaldamento globale con le conseguenze persino imbarazzanti; scioglimento dei ghiacciai al polo come sulle alpi, crescita dei livelli marini, gli inquinamenti e le erosioni costiere crescenti. E poi i boschi alle prese con incendi e infezioni. Non parliamo dei fiumi che allagano città e paesi.
Dobbiamo fermarci per passare ora a cosa possiamo e dobbiamo fare e chi deve farlo e come per impedire questi incombenti disastri.
Forse è bene partire dai parchi e dalle aree protette i cui territori avevamo pensato di poter tutelare più efficacemente con leggi e norne che ci erano costate un fatica politica e istituzionale enorme, con il coinvolgimento di tutte le istituzioni: Stato, Regioni, Province e Comuni. La loro indispensabile collaborazione non è stata, come sappiamo, né semplice né facile ma si è poi complicata quando si è messo mano, ad esempio, al colpevole ridimensionamento del ruolo delle province che hanno reso non solo più difficile ma anche più debole la programmazione comunale. Della ripresa di un ruolo reale delle Province si è tornati finalmente a discutere in base alle recenti decisioni del parlamento, purtroppo finora con scarsi risultati. Tant’è vero che come  ho visto a Firenze, aver riaffidato un ruolo sui piani di bacino ha riacceso le polemiche.
Venendo ora ai parchi ciò che più sorprende è che anche in Toscana, come in tutto il paese ritroviamo, spesso gli stessi parchi alle prese con gli stessi guai.
Infatti le polemiche sul parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli sembrano superate con l’insediamento del nuovo Presidente e del nuovo consiglio e il suo riavvio sta andando bene e come Gruppo di San Rossore abbiamo concordato la riapertura della biblioteca e del Centro Studi da intitolare a Tiziano Raffaelli.
Non è così per il Parco delle Apuane dove si vogliono di fatto abrogare la aree contigue per riattivare le cave tanto che sono state chieste le dimissioni del Presidente, evento rarissimo per un parco.
Anche il parco della Maremma ha i suoi guai, come li hanno i parchi a noi contigui della Liguria: Monte Marcello Magra e i parchi Regionali per i quali si parla sempre di un accorpamento. Nel resto d’Italia  la situazione non è migliore, ma ci fermiamo qui.
Mi sembra che basti a farci capire che a noi come ad altre Regioni anche per i parchi serve e urge
un impegno regionale che manca.
A suo tempo parlammo di Conferenza Regionale per i parchi le Aree Protette di cui si sono perse le tracce.
Potremmo riprovarci?
Renzo Moschini
 

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