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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
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per pubblicare scrivere a spaziodonnarubr@gmail.com
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Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
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Incontrati per caso
di Valdo Mori
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APOCALISSE NOKIA di Antonio Campo
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A cura di Erminio Fonzo
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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Chi l'ha vista?

29/10/2021 - 10:28

 
Folgóre da San Gimignano  è stato un poeta italiano del ‘300. Fu un rappresentante della poesia comico-realistica, un movimento poetico nato in Toscana circa nella metà del suo  secolo che si contrapponeva alla lirica italiana dominante di quell'epoca per lo stile basso e le tematiche laiche e mondane.
Nei suoi versi, Folgóre rappresentò anche scene di caccia, giostre e conviti della ricca borghesia cittadina.
Famosi sono i suoi sonetti sui mesi e sulla settimana: ecco marzo
 
Di marzo sí vi do una peschiera

d’anguille, trote, lamprede e salmoni,

di dèntici, dalfini e storioni,

d’ogn’altro pesce in tutta la rivèra;

 

ecc.ecc.


Ecco la prova che la lampreda fosse considerata pesce commestibile e difatti lo era anche da noi.
La lampreda, che era vissuta in mare 4 o 5 anni, risaliva il Serchio  fra febbraio e marzo arrivando fino alla steccaia di Ripafratta dove si accoppiava e, come i salmoni nelle loro classiche e note risalite, moriva e la pietosa corrente la riportava nel suo primitivo ambiente.
Noi pescatori usavamo i piccoli, le lampredine, per pescare cavedani e ragni e io, nella mia vita sul Serchio, raccattavo i pesci morti, che avevano pelle durissima bellissima tigrata, per conciarle e farne copertine per i libri di scuola destando meraviglia fra i compagni cittadini. Ora la lampreda è completamente scomparsa dal nostro e dagli altri fiumi italiani e riguardo con tenerezza, non con il ribrezzo comune, la sua bocca unica e bella nella sua bruttezza!

La foto “del giorno” è di “un giorno” di mezzo secolo fa e la lampreda era lunga più di un metro e del peso di diversi chili.

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5/11/2021 - 11:06

AUTORE:
Landrù

Che bocca sgradevole hai
lampreda e pur se piccina
i denti son di squalo, e ahi,
grido a vederli come una gallina;
al solo immaginarne un tocco
mi paralizzo e subito mi arrocco
lasciandoti per pranzo di qualcuno
che non teme mostriciattolo parassiti
o altri strani alieni ormai acquisiti
con lo stravolgimento climatico ambientale.
La tua orribile bocca pare
il tubo del bidone spazzatutto
che bello se nel fiume o nel mare
tu potessi aspirare i troiai e un po' di tutto!