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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
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Chi l'ha vista?

29/10/2021 - 10:28

 
Folgóre da San Gimignano  è stato un poeta italiano del ‘300. Fu un rappresentante della poesia comico-realistica, un movimento poetico nato in Toscana circa nella metà del suo  secolo che si contrapponeva alla lirica italiana dominante di quell'epoca per lo stile basso e le tematiche laiche e mondane.
Nei suoi versi, Folgóre rappresentò anche scene di caccia, giostre e conviti della ricca borghesia cittadina.
Famosi sono i suoi sonetti sui mesi e sulla settimana: ecco marzo
 
Di marzo sí vi do una peschiera

d’anguille, trote, lamprede e salmoni,

di dèntici, dalfini e storioni,

d’ogn’altro pesce in tutta la rivèra;

 

ecc.ecc.


Ecco la prova che la lampreda fosse considerata pesce commestibile e difatti lo era anche da noi.
La lampreda, che era vissuta in mare 4 o 5 anni, risaliva il Serchio  fra febbraio e marzo arrivando fino alla steccaia di Ripafratta dove si accoppiava e, come i salmoni nelle loro classiche e note risalite, moriva e la pietosa corrente la riportava nel suo primitivo ambiente.
Noi pescatori usavamo i piccoli, le lampredine, per pescare cavedani e ragni e io, nella mia vita sul Serchio, raccattavo i pesci morti, che avevano pelle durissima bellissima tigrata, per conciarle e farne copertine per i libri di scuola destando meraviglia fra i compagni cittadini. Ora la lampreda è completamente scomparsa dal nostro e dagli altri fiumi italiani e riguardo con tenerezza, non con il ribrezzo comune, la sua bocca unica e bella nella sua bruttezza!

La foto “del giorno” è di “un giorno” di mezzo secolo fa e la lampreda era lunga più di un metro e del peso di diversi chili.

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5/11/2021 - 11:06

AUTORE:
Landrù

Che bocca sgradevole hai
lampreda e pur se piccina
i denti son di squalo, e ahi,
grido a vederli come una gallina;
al solo immaginarne un tocco
mi paralizzo e subito mi arrocco
lasciandoti per pranzo di qualcuno
che non teme mostriciattolo parassiti
o altri strani alieni ormai acquisiti
con lo stravolgimento climatico ambientale.
La tua orribile bocca pare
il tubo del bidone spazzatutto
che bello se nel fiume o nel mare
tu potessi aspirare i troiai e un po' di tutto!