none_o


Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

. . . uno sul web, ora, che vaneggia che la sua .....
. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
. . . mia nonna aveva le ruote era un carretto. La .....
. . . la merda dello stallatico più la giri più puzza. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
none_a
Ripafratta, 12 luglio
none_a
Bagno degli Americani di Tirrenia
none_a
Molina di Quosa, 8 luglio
none_a
Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
none_a
Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Vecchiano-Festa dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate
#NotiziedalComune #FestaUnitàNazionaleeForzeArmate

7/11/2021 - 22:21

#NotiziedalComune #FestaUnitàNazionaleeForzeArmate


Una commemorazione che ha visto una nutrita partecipazione di persone oggi,
presso il Monumento ai Caduti, dove abbiamo celebrato la Festa dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate, in collaborazione con la Filarmonica Senofonte Prato - Associazione Musicale e con l'intervento anche del parroco Don Renato Melani.


È stata l'occasione per consegnare anche alcuni attestati di riconoscimento per l’attività svolta ad alcuni rappresentanti dell’Associazione Nazionale Reduci e Combattenti.


Grazie a tutta la cittadinanza intervenuta e a tutti coloro che hanno preso parte all'iniziativa.
Sotto alcuni passaggi del mio intervento e alcune foto dell'evento.


"Il 4 novembre 1918 terminava il Primo conflitto mondiale: si è trattato indubbiamente di un evento che ha segnato in modo profondo e indelebile l’inizio del ‘900, e che ha determinato radicali mutamenti politici e sociali. Il 4 novembre del 1918, il giorno della Vittoria dell’Italia sull'Austria nella Prima guerra mondiale, simbolicamente si completò dunque anche il processo dell'unificazione italiana: ed ecco che il 4 novembre, che noi commemoriamo oggi, si è celebrato il centotreesimo anniversario dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate.


In questa giornata ricordiamo tutti coloro che, anche molto giovani, hanno sacrificato la propria vita per il nostro Paese e per un indissolubile senso di attaccamento al dovere, nel servire lo Stato, per usare parole che ancora oggi risultino attuali e da significativo esempio ai giorni nostri.


Sono trascorsi centotre anni da quel 1918; al termine del conflitto, si registrarono: 680.000 caduti, 270.000 mutilati, oltre un milione di feriti, 600.000 prigionieri di cui 64.000 morti per stenti in mano nemica. A fronte di questi numeri, che fanno riflettere comunque sul senso sempre innaturale e privo di ogni logica che si cela dietro ogni conflitto, i dati storici ci confermano che si trattò di una mobilitazione che mise insieme italiani provenienti da ogni regione, da ogni provincia, appartenenti a tutte le classi sociali, accomunati dallo spirito di italianità, che andava a completare l'opera di unificazione iniziata con i moti Risorgimentali.


Oggi noi ricordiamo dunque il sacrificio dei caduti e commemoriamo questo anniversario, che forse più di tutto ai giorni nostri ci invita a riflettere sul bisogno di tornare a sentire un'appartenenza all'Italia come Paese davvero unito, non solo sulla cartina geografica, ma anche nelle nostre intenzioni e nelle nostre azioni finalizzate a mantenere il nostro Stato democratico, che ci è stato consegnato proprio anche attraverso il sacrificio di quelle giovani donne e di quei giovani uomini caduti durante la Prima Guerra Mondiale.


La pandemia in corso ha, in taluni casi, rafforzato le divisioni sociali, anche a causa di un disagio socioeconomico che si è diffuso velocemente; eppure, proprio sulla scorta di situazioni come quella che stiamo vivendo da quasi 2 anni, è più che mai necessario ricordare quanto sia fondamentale l'unità Nazionale, così come il costante impegno delle nostre Forze Armate. Il Presidente della Repubblica Mattarella lo stesso 4 novembre scorso ha affermato che:
"Particolarmente apprezzato è stato l’operato delle Forze Armate nel corso dell’emergenza sanitaria dove la componente militare, attraverso le sue varie competenze, ha agito con grande professionalità per sostenere la campagna vaccinale e per fronteggiare le situazioni logisticamente più disagevoli".


E questo è un dato di fatto, sopratutto in territori di "periferia" come il nostro, dove l'apporto delle Forze Armate, insieme a quello delle istituzioni e del volontariato, è stato determinante nella gestione di questo periodo.


E, dunque, concludendo, il senso di unità deve servirci oggi da monito per sentirci cittadini di un mondo che è tutt'uno, senza divisioni di sorta: questo è il senso di celebrare e ricordare giornate come quella odierna, questa è l'eredità migliore, prodotta da questi pur tragici eventi, che dobbiamo impegnarci a lasciare ai nostri figli e alle generazioni del futuro".





+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri