Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
32 Anni fa si apriva il Muro della Vergogna
Oggi è il 9 Novembre e proprio 32 anni fa, nel 1989, in questo giorno la Germania Est aprì i cancelli del "Muro di Berlino" che dal 1961 aveva diviso la città e l'intera nazione in due parti: Germania dell'Ovest (legata ai Paesi democratici occidentali e Germania dell'Est, legata al cosiddetto “Blocco sovietico”, definito anche blocco comunista, o socialista), permettendo il libero attraversamento dei cittadini, esultanti dalla gioia per la riunificazione e per l'agognata riconquista della libertà.
Moltissimi salirono sul muro per festeggiare ed in tanti decisero di distruggerlo con colpi di mazza, picconi e scalpelli , in quanto simbolo di vergogna umana e sociale, capace di causare tanta tristezza, tanto dolore, tante sofferenze e la morte di molte persone che furono uccise nel tentativo di fuggire dalla Germania dell'Est in cerca di libertà.
Per la gioia provata, in quella stessa notte organizzai la prima mostra internazionale di "Mail Art" (Arte Postale) sul tema, intitolata "The Dream's Wall Is Open" che vide la partecipazione di tanti mailartisti da tutto il mondo e che allestii a Pisa per festeggiare la ritrovata libertà. Questa è una mia opera a carboncino acquerellato in ricordo di quel momento storico di grande importanza, capace di far riflettere ancora oggi, specialmente in un periodo storico come questo, nel quale alcuni governi manifestano l'intento di erigere muri sui confini delle proprie nazioni. La libertà è un dono ed uno stato esistenziale/sociale prezioso ed essenziale da non dare mai per scontato, da custodire, pretendere, proteggere e favorire in ogni momento, con senso di rispetto, dignità e fratellanza umana.
Bruno Pollacci
Direttore dell'Accademia d'Arte di Pisa