Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
SESSANT’ANNI FA L’ECCIDIO DI KINDU
Importante celebrazione giovedì alla 46ma Brigata Aerea sull’aeroporto di San Giusto. Ricorreva il sessantesimo anniversario del tragico eccidio di cui furono vittime tredici aviatori italiani l’11 novembre 1961 a Kindu, nell’ex Congo belga, durante una missione di pace sotto l’egida delle Nazioni Unite. Il paese africano aveva ottenuto da poco l’indipendenza dopo la lunga dominazione belga ed era in preda alla guerra civile tra varie fazioni e tribù in lotta, con forti spinte secessionistiche da parte della regione mineraria del Katanga. Per ristabilire l’ordine e la sicurezza, ma soprattutto per assistere la giovane repubblica congolese nei suoi primi passi, l’ONU organizzò nell’estate del 1960 una grande operazione multinazionale inviando nel Congo contingenti di “caschi blu” messi a disposizione da varie Nazioni del mondo. All’Italia fu chiesto di organizzare in loco un reparto di aerei da trasporto militare, compito che venne brillantemente assolto dalla 46ma Aerobrigata di Pisa con i suoi celebri “Vagoni Volanti”, ossia i velivoli C-119 allora in dotazione.
L’11 novembre 1961 due equipaggi del reparto, mentre si trovavano nella mensa dell’ONU nei pressi dell’aeroporto di Kindu, dove erano atterrati per rifornire la locale guarnigione di “caschi blu” malesi, vennero assaliti, sequestrati e infine barbaramente trucidati da truppe congolesi ammutinatesi, con l’accusa di essere mercenari bianchi sotto false insegne dell’ONU. Lo sdegno fu unanime in tutto il mondo per questa orrenda barbarie e in particolare nella città di Pisa, dove gli aviatori risiedevano con le loro famiglie. Gli studenti pisani organizzarono quel giorno un commosso corteo che, attraversando le vie di Pisa, raggiunse l’aeroporto di S. Giusto dove furono deposte corone di fiori ai piedi della bandiera della 46ma Aerobrigata.
Le salme di questi tredici sfortunati aviatori, una volta rimpatriate, vennero tumulate in un originale Sacrario, realizzato su progetto dell’arch. Giovanni Michelucci nei pressi dell’ingresso dell’aeroporto di Pisa. Alla loro memoria, ma solo nel 1994 e con le scuse ufficiali del Governo portate a Pisa dall’allora Presidente Scalfaro per l’imperdonabile ritardo, venne concessa la Medaglia d’Oro al Valor Militare.
Per celebrare significativamente il sessantesimo anniversario di quei tragici fatti, l’Aeronautica Militare ha organizzato giovedì scorso una serie di eventi sull’aeroporto di Pisa, alla presenza dei familiari dei Caduti e delle autorità cittadine. Oltre ad una mostra fotografica rievocativa e ad un annullo filatelico delle Poste Italiane, è stato restaurato per l’occasione il C-119 da anni conservato sulla base e ridipinto con i colori originali che aveva nel corso delle operazioni nel Congo. A fargli da cornice sul piazzale per la solenne inaugurazione, erano giunti gli aerei dell’Aeronautica Militare di oggi, dall’F-35 all’Eurofighter, dal Tornado al T.346 fino al grande Boeing 767, in un abbraccio simbolico all’anziano velivolo, tornato almeno nella livrea agli antichi splendori. Così ridipinto, farà bella mostra di se in una piazzola dinanzi al Sacrario, a ricordo del sacrificio degli aviatori della 46ma per la nobile causa della pace nel mondo.
Paolo Farina