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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
Nulla obbligò a buttar giu il Conte 2, se non la .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Incontrati per caso...
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
Le Parole di Ieri
La Littorina

1/12/2021 - 18:53


Ogni tanto mi vengono in mente nuove parole non inserite al tempo nel libro Le Parole di Ieri. Ce ne sono molte, anche suggerite, e più volte, negli anni, ho pensato di farne una versione aggiornata, ma poi non ne ho fatto di nulla. 

Certo che i libro ha ormai una ventina d'anni e molte di quelle inserite, e che ancora si potevano usare, si sono perse. In questo mondo così veloce anche la parola, specie quella parlata, subisce continui mutamenti e molte parole scompaiono e spesso vengono sostituite da altre, specialmente in lingua inglese. 
Quello del mutare della lingua è un fenomeno naturale ma negli ultimi anni ha acquistato una particolare velocità spinto dalle nuove tecnologie.

Ma oggi è capitato di ricordare la Littorina e mi è venuto il desiderio di inserirla nel giornale perchè credo che molti non ne abbiano mai sentito parlare.

La Littorina (di mussoliniana fonetica) era un autobus su ruote, secondo la definizione del costruttore Fiat e doveva portare conforto con sedili di pelle e velocità elevata, ai tanti lavoratori pendolari che usavano il treno. Viaggiava infatti alla straordinaria velocità di 110 KM orari, il doppio della normale velocità dei treni normali, dove il confort era spesso minimo.
Non usava l'elettricità ma motori di autocarri diesel o benzina che avevano anche il pregio di poter essere riparati, in caso di guasto, con estrema semplicità e velocità.
Molti di noi anziani la ricordano e l'hanno anche usata per i propri spostamenti di operai o studenti.

Oggi si stanno studiando sistemi innovativi e alternativi di trasporto su rotaia e anche la nostra Scuola Superiore di S.Anna è attiva in tali progetti.

Per saperne di più una facile lettura al link seguente:

https://www.lalampadina.net/magazine/2018/06/tecnologia-la-littorina-ed-i-treni/

 P.G_

 

 
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