none_o


Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Unioni comunali PD San Giuliano Terme e Vecchiano
none_a
di Mario Lavia-per Il Riformista
none_a
Di Andrea Paganelli
none_a
di Paolo Pombeni
none_a
Giovanni Russo per: Unione Comunale PD Cascina
none_a
Arabia Saudita
none_a
Incontrati per caso...
di Valdo Mori
none_a
Dalla pagina di Elena Giordano
none_a
storie Vere :Matteo Grimaldi
none_a
Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
di
Vincenzo Marini Recchia
Elezioni suppletive e candidature eccellenti

6/12/2021 - 20:34

Elezioni suppletive e candidature eccellenti Il collegio elettorale 1 di Roma per la Camera dei Deputati non ha più il parlamentare.

Gualtieri diventato sindaco ha lasciato libero il seggio.

Prima di inoltrarci nelle cronache della politica politicante, vediamo di capire qualcosa dei convocati alle prossime suppletive. Quel collegio coincide in grandissima parte con il Municipio 1.

Nelle elezioni più recenti, quelle amministrative, la lista più votata è stata quella riformista denominata Calenda, dal nome del candidato sindaco. Nel referendum del 2020, quello del taglio populista dei parlamentari, nel Municipio 1 vinse il NO. Un rifiuto netto delle indicazioni che l’alleanza al governo, PD-5Stelle propose. Dovendosi rinnovare la rappresentanza parlamentare è del tutto evidente che ci si aspetti che, democraticamente, si promuovano candidati coerenti con lo spirito repubblicano e riformista di quel collegio e magari anche delle pari opportunità.

Invece. Letta, segretario del partito del parlamentare dimesso, propone di fare un passo indietro e candidare, il leader di un altro partito, o meglio, del gruppo più numeroso nella frantumazione del fu movimento di Grillo. Propone Giuseppe Conte. Un dono. Per cementare l’alleanza, afferma Letta, e fare le prove per un futuro prossimo.

Conte, che ha già rifiutato di correre in un altro collegio romano dove il dimesso era un penta stellato, consapevole che non esistono più collegi sicuri per il suo simbolo, tentenna.

Sono tempi nei quali è difficile fidarsi di qualcuno. Poi è di studi classici e rimugina sul Timeo Danaos et dona ferentes.

Sull’amorevole tentativo di Enrico Letta piomba la ironica profezia di Matteo Renzi. Se Conte diventa il candidato del PD assisteremo a una fantastica campagna elettorale. Ci divertiremo.

E no.

Questo è troppo, vuole mettere bocca anche su Roma, deve aver pensato Carlo Calenda.

In men che non si dica, confida all’HP che si candida lui. Ormai, quando si tratta di patenti di riformismo ha lo stesso furore di un pontefice ex cathedra, come quelli della Ditta quando devono stabilire la natura di sinistra.

Come finirà questa non onorevole vicenda di forti convinzioni sulla scarsa autonomia degli elettori? Sarà il furbo Conte a respingere, ringraziando, il dono, lui ha altre ambizioni, lui è il leader più amato e rimpianto degli italiani e concorrerà al momento giusto per tornare a fare il Primo Ministro, mica i ciufoli che gli offre Letta.

E Carletto?

Carletto si tiene pronto: hai visto mai che qualcuno dica che per il Colle ci vuole un profilo di riformista né di destra né di sinistra?

+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri

8/12/2021 - 9:25

AUTORE:
Osservatore 1

...e credevo fosse rivolta all'elezione del PdR.
Chiedo scusa; ma io sapevo già che la questione seggio sicuro regalato a Conte era abortita "spontaneamente" già in giornata (prima del sotto di sole) mentre Francesco T. (forse) ritornava dal lavoro a notte fonda e non aveva contezza dell'aborto "intravienzo" ad insaputa di pochi
.....................................

Come alla roulette, ognuno faccia il suo gioco. Il PD candiderà chi vuole, gli altri pure. Con una differenza, sono gli altri ad avere bisogno del PD, non l'inverso.

8/12/2021 - 0:44

AUTORE:
Francesco T.

Non capisco l'intervento dell'osservatore 1. Stiamo parlando del seggio di Roma e questo se ne esce con l'elezione del Presidente della Repubblica.
Io posso anche non saper far di conto, qualcuno però non sa neppure dove sta di casa.

7/12/2021 - 13:10

AUTORE:
Osservatore 1

...a quelli come Francesco T. serve il pallottoliere perché ad occhio non san far di conto.
Il PdR è l'arbitro, non il giocatore e quindi sarebbe bene fosse eletto da tutti, dalla Meloni a Fra-Toianni.
Mentre per Ciampi, Napolitano, Mattarella i numeri alla quarta votazione erano a favore del centrosinistra, questa volta no.
Quindi il PD può pure candidare Giuseppe quarto o quinto fino alla sedicesima votazione come fu poi per Sandro Pertini che trovarono l'Uomo giusto e...non Rosaria detta Rosy Bindi come pareva fino alla settimana scorsa.
Ergo, del PD ne possono fare anche a meno ed eleggersi un PdR di centrodestra puro, inversamente se concordato potrebbe essere l'arbitro di tutti.

7/12/2021 - 12:33

AUTORE:
Francesco T.

Come alla roulette, ognuno faccia il suo gioco. Il PD candiderà chi vuole, gli altri pure. Con una differenza, sono gli altri ad avere bisogno del PD, non l'inverso.
Se Conte accetta, guai, se non accetta è un coniglio. Decidetevi, siamo quasi all' operetta...

7/12/2021 - 9:12

AUTORE:
Matteo Renzi enews

"Io ribadisco ciò che ho detto alla Leopolda: noi siamo orgogliosamente diversi dai sovranisti (Meloni e Salvini) e dai populisti (Conte e Taverna). Pertanto, chi vuole allearsi con Meloni o Conte faccia pure ma senza di noi.
Per essere più chiari: se nel collegio Roma 1 il Pd mette in campo una candidatura riformista, noi ci siamo.
Se il Pd candida Conte, la candidatura riformista noi la troveremo in ogni caso ma non sarà Giuseppe Conte.
Perché il Pd può fare quello che crede, ma regalare il seggio sicuro (a quel punto forse non più sicuro?) al premier del sovranismo, all’uomo che ha firmato i Decreti Salvini, all’avvocato che non vedeva differenza tra giustizialismo e garantismo significherebbe subalternità totale.
È un seggio parlamentare, non è un banco a rotelle!
Se davvero sarà Conte il candidato del Pd, ci attende una bellissima campagna elettorale nel collegio di Roma Centro."

7/12/2021 - 8:14

AUTORE:
GigiDiTeglia

............. davanti al giudizio degli elettori l'ex Presidente Giuseppe Conte se l'è fatta sotto.

7/12/2021 - 0:46

AUTORE:
Francesco T.

Dunque, c'è il seggio alla Camera lasciato libero dal sindaco di Roma, Gualtieri, che a sua volta era subentrato a Gentiloni, diventato Commissario Europeo. In un paese normale i vari partiti presenterebbero i loro candidati per quel seggio, ma siamo in Italia e tutto è relativo. Senza considerare che a queste elezioni suppletive manca poco piu'di un mese, 18 gennaio, se non erro.
Il PD, che in quel collegio è favorito, visto i precedenti, pare che abbia offerto la candidatura a Giuseppe Conte, ex Presidente del Consiglio e attuale presidente del Mov5stelle. Scelta legittima, se fosse confermata, anche se discutibile. La cosa non va giù, però, a Renzi e a Calenda, che minacciano ritorsioni e candidature alternative, come giusto che sia. Ora io dico : IV e Azione hanno i loro candidati ? Se si, che li presentino, perché mettere il naso in eventuali scelte di altri partiti. Non siete d'accordo con l'eventuale candidatura Conte ? Bene, lo avete detto, ora passate avanti e presentate le vostre candidature. Sempre che le abbiate, visto che IV è nata dal PD e Calenda deve la sua fortuna elettorale al PD che lo candidò alle Europee, dove fu eletto, per poi abbandonarlo per fondarsi il suo partitino personale. E poi parlano di arroganza e mancata collegialità.
La verità è che, ai due partitini pseudo rifomisti (?), non piace una alleanza PD/5stelle.
C'è di peggio, credetemi... e scusate per l'ora, ma sono rientrato tardi.