Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Oltre 10 milioni i lavoratori dipendenti beneficeranno nel 2022 di un miliardo e mezzo di decontribuzione; gli sgravi fiscali vanno, per il 90% a favore delle prime tre fasce di reddito; gli ammortizzatori sociali vengono rimodellati con maggiore efficacia ed attenzione alle famiglie numerose, meno abbienti e con componenti portatori di handicap.
La ripresa è a livelli record ed assieme alla gestione della vaccinazione è tra le più invidiate d’Europa.
In meno di 12 mesi, #MarioDraghi ha invertito e cambiato al direzione degli eventi. Davanti ha le sfide dei grandi progetti di riforma e di investimento e la predisposizione di misure, da concordare con il resto dell’Europa per tenere a bada l’inflazione e l’aumento dei prezzi.
Negli ultimi 15 anni solo i governi Renzi/Gentiloni hanno mostrato indicatori macroeconomici in crescita e legiferazioni sui diritti all’altezza dei tempi.
Mario Draghi sta utilizzando quella semina con una intensità e valori assoluti che non hanno paragoni.
La CGIL, sempre accucciata con i governi del consociativismo, indisse lo sciopero generale con quelli dei riformisti Renzi/Gentiloni ed ora con questo governo di Salute pubblica.
Uno sciopero politico. Avulso dal merito.
Un tentativo folle di ridare fiato alla sgangherata rotta del populismo. La ripetizione di un copione massimalista, recitato nel biennio 2016/2018, che non ha riguardo per gli interessi dei ceti laboriosi ma reagisce solo per ricompattare gli interessi di potere delle oligarchie corporative ed ostacolare i processi politici e le riforme che ne riducono la rendita di potere parassitario.
Landini, senza alcuna nobile e fondata storia culturale, fuori da ogni tradizione del sindacalismo unitario italiano, gioca in proprio la carta, dopo Grillo/Di Maio e Salvini/Meloni, del neopopulismo sulla pelle del paese si riempiono la bocca di retorica sulla povera gente e da tempo immemorabile sono la casta più privilegiata e inamovibile del Paese, al punto di non aver più alcuna necessità neanche della democrazia degli iscritti e delle assemblee dei lavoratori. Gente, per intenderci, che non batte ciglio quando a Roma, ai lavoratori di una municipalizzata, si propone un premio immorale per non abusare dei certificati di malattia.
Di Vittorio, Novella, Lama, Trentin sono solo un ricordo.
Ora abbiamo un Segretario generale con la postura e il lessico della Taverna dei 5 Stelle, ante civilizzazione.
Provano a fare a #MarioDraghi quello che fecero con @Matteo Renzi.
Glielo faremo fare?