Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Nel 1960 abitavo in Viale Principe Amedeo, 1 a Pisa, dopo rinominato Viale Gramsci.
Mio padre era portinaio del palazzo di proprietà dell' I.N.A. assicurazioni. Sulla destra dell'ingresso c'era il Bar Fiume e a sinistra, nell'angolo con Via Bonaini aveva sede una Galleria d'Arte di cui non ricordo il nome.
In seguito subentrò l'Agenzia Turistica Teca-Travel a occupare tale spazio per un lungo periodo.
Nella galleria si susseguivano le esposizioni di vari artisti.
Un giorno vi fu l'inaugurazione di una mostra di pittura di un famoso personaggio televisivo: il cantante Tony Dallara reduce dalla vittoria al Festival di Sanremo con la canzone " Romantica".
Scoperto da Walter Guertler al Santa Tecla, l'allora ritrovo milanese più rinomato per cantanti e cabarettisti, ebbe con questo produttore il suo primo gande successo di vendite con la canzone "Come prima"
Dallara definito il primo "urlatore" aveva un genere fatto di tecnica e potenza vocale per superare la tradizione melodica italiana imperante fino ad allora nella canzone italiana.
Ero già curioso e mi piaceva osservare quei dipinti così pieni di forti colori e di strane e spesse linee.. Conoscevo solo la pittura dei paesaggi e dei ritratti dal vero e quelle per me "strane" composizioni mi affascinavano.
Nello stesso periodo c'era sotto le logge dell'edificio delle Poste Centrali il decoratore fiorentino Amerigo che dipingeva le volte degli archi con piccoli disegni colorati sempre diversi. Io andavo a vederlo lavorare; era disposto sopra una semplice impalcatura con in mano pennello e cassetta dei colori e spesso si riposava la mano stanca dall'uso sempre rivolto verso l'alto.
Tornando alla mostra, Dallara era spesso presente e intratteneva i visitatori e delle volte si trasferiva con loro al Bar Fiume per un caffè. Mio padre ci parlò, salutandolo e dicendogli che lo apprezzava molto come cantante.
Mio padre suonava chitarra e mandolino e si interessava di musica.
Io invece lo guardavo con ammirazione perché avevo solo 13 anni ed ero sorpreso di avere di fronte un personaggio che prima avevo visto solo in televisione.
Stessa emozione la provai quando mi trovai ad aprire l'ascensore a Peppino di Capri che era venuto salutare il Signor M. e la moglie L. che lavorerà in seguito a lungo come costumista nel mondo del cinema..
Rileggendo a distanza di anni la biografia di Tony Dallara mi ricollego a quella mostra che deve essere stata una delle prime realizzate dall'Artista, in quanto il suo debutto era avvenuto nel 1960 a Milano nella prestigiosa Galleria Cairola nella Via della Spiga con il contributo e gli auspici di Dino Buzzati, amico e ed estimatore di Dallara.
Lucio Fontana fu il suo principale ispiratore e con lui il gruppo degli " Spazialisti ".
Tra i numerosi attori, cantanti ed artisti incontrati nei suoi lunghi viaggi in tutto il mondo ricorda di aver apprezzato per primo i lavori di un certo Andy Warhol.
Termino con questa sua dichiarazione che sintetizza in pieno il suo concetto di pittura:
"Il mio tema preferito è lo Spazio, l'Universo. Il mio colore preferito il Nero "