Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Non si è ancora spenta l’eco degli spettacoli di Alfonsina e il “Dante inconsueto” di Benedetti che già a Lucca si sono ritrovati gli artisti e le artiste del nostro territorio.
Nella splendida cornice del Real Collegio l’artista Gavia ha esposto più di settanta quadri in un fil rouge da seguire per apprezzare in pieno il vorticoso gioco del colore. E’ stata allestita anche una mostra delle fotografie di Fabrizio Gatta realizzate per Aism Associazione Italiana Sclerosi Multipla.
Appena entrate le persone venivano accolte dal rigido protocollo del green pass ma che è anche tutela per la nostra salute. Da lontano ecco avvicinarsi una signora con un vestito dai mille luccichii e dai capelli rossi e non poteva che essere Gavia. Sul cammino che avvicinava alla mostra ecco apparire Renzo Gori eclettico signore che salutava con l’empatia che lo distingue. Più avanti dietro al banchetto con dei libri in mostra, poi capiremo cosa sono, c’era Laura che in modo affabile invitava a conoscerne il contenuto.
In un percorso ben definito dove veniva data la possibilità di osservare i quadri esposti si veniva piacevolmente distratti dal suono di un ragazzo che al centro del giardino del chiostro di Santa Caterina intratteneva con un accattivante pezzo musicale. Una buona parte dei visitatori si accingeva ad entrare nel salone dove si è sviluppato l’evento clou. Ecco arrivare Stefano Benedetti il deus ex machina della regia che salutava i fortunati presenti e spiegava la scaletta dello spettacolo. Accompagnato dalla musica del violoncellista Arion Daci del conservatorio Boccherini di Lucca, arrivavano i saluti del Sindaco di Lucca Tambellini che ha dichiarato:” sono onorato di essere presente perché è un giorno di festa ma anche di riflessione che diventa centrale per l’associazione AISM per la cura della sclerosi multipla; quando si è colpiti da una malattia c’e un periodo di smarrimento; avere come riferimento un’associazione per dare consigli, che sappia indirizzare, accogliere e costruire, intorno alla persona che si trova in difficoltà, quel mondo domestico caldo che tutela è fra i propositi principali perché c’è una vita da salvaguardare.” Il tutto è stato ulteriormente approfondito dal Presidente dell’AISM che incoraggiava alla ricerca e solidarietà. Si esibivano come intermezzo l’allievo Nicolò Bertelli dell’Istituto musicale Passaglia e il maestro Gabriella Laudenia da Catania.
Su un improvvisato palcoscenico Benedetti faceva accomodare Gavia e incuriosiva il pubblico con alcune domende alla pittrice. Gavia con il libro aperto partiva dall’infanzia quando ancora era Paola Pasqualetti e abitava a Pontasserchio anzi a Limiti; racconta che la sua creatività e la voglia di dipingere erano nati da una malattia avuta a quattro anni e tutto si era trasformato in gioco. Un gioco di colori che ha mantenuto anche nella maturità e che nei suoi quadri rimane predominante rispetto alla forma. Alla fine dell’intervista Gavia teneva a precisare che i proventi del libro che si conclude con … Ora volo, volo con la fantasia, ora sono gabbiano il nome Gavia mi appartiene…. sarebbero stati di supporto all’associazione AISM
Giuditta che decapita Oloferne quadro del 1614. E’ stato su questo quadro di Artemisia Gentileschi che iniziava il monologo di Daniela Bertini che interpretava Artemisia (quel quadro è il mio testamento), quella Giuditta ero io Artemisia Gentileschi. Oltre 20 minuti consecutivi di recitazione e con una voce intensa che permeabilizzava le emozioni dei presenti, Daniela nel silenzio assoluto della sala faceva conoscere le angosce, la violenza subita di Artemisia da Agostino Tassi (...Oloferne) un mediocre pittore accolto nella sua casa dal padre. La gestualità dell’attrice esprimeva la drammacità del racconto con i pregiudizi del tempo purtroppo ancora attuali….anche se la reazione della pittrice è forte ... non più la fanciulla vergine ma l’eternità di arte e di giustizia….Alla fine scroscianti applausi la richiamavano più volte in sala.
Ancora interventi degli allievi e allieve del Conservatorio Boccherini e del Liceo musicale Passaglia. Il folto pubblico non faceva mancare il consenso con applausi che testimoniavano l’interesse che gli artisti erano riusciti a trasmettere.
Nei saluti finali una dichiarazione di Gavia:”Questa giornata è stata un’ esperienza che si è potuta realizzare perché abbiamo messo insieme le nostre energie le nostre passioni il nostro entusiasmo, grazie Daniela, Grazie Stefano.
Marlo Puccetti