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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
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Incontrati per caso
di Valdo Mori
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APOCALISSE NOKIA di Antonio Campo
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A cura di Erminio Fonzo
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
di Peppe Papa
Conte ‘shock’: io come Draghi, ma crocifisso dai media

21/12/2021 - 14:18

Conte ‘shock’: io come Draghi, ma crocifisso dai media


Il quarto d’ora di celebrità che Warhol sosteneva prima o poi sarebbe capitato a chiunque, certe volte può prendere alla testa. Insomma, convincersi di essere diventati veramente dei fenomeni, degni dell’ammirazione, della popolarità e del rispetto di tutti. Anche se le luci si abbassano, l’attenzione sfuma e si ritorna all’inaccettabile anonimato da cui si è venuti.
E’ quello che sta accadendo, più o meno, a Giuseppe Conte anche se per lui l’oblio al momento pare sia scongiurato. Passa da un talk all’altro, dispensa interviste, inascoltato detta la linea del M5S di cui è il Capo, civetta con il Pd che gli ha fatto credere di essere un “punto di riferimento fortissimo” del centrosinistra.

Finché dura perché rompere l’incantesimo? E allora, capita che, senza pudore, prenda le fattezze del grande statista e arrivi a dichiararsi un pari di Mario Draghi al quale, da parte dei media, è stato riservato un trattamento molto più benevolo rispetto al governo precedente giallo-rosso da lui presieduto.

Neanche lo ha sfiorato l’idea di chiedersi il perché, preferendo recitare la parte del martire sacrificato agli interessi dei ‘poteri forti’. Ospite di Tagadà su La7, ha spiegato che al posto di Draghi sarebbe stato crocifisso “come tante volte, l’ennesima, il clima mediatico e gli attacchi subiti durante il Conte 2 sono stati molto diversi rispetto al dibattito politico attuale”.

Sarà un problema di autorevolezza, competenza, affidabilità, prestigio internazionale a fare la differenza? I risultati brillanti raggiunti nel contrasto all’emergenza economico-sanitaria che hanno dato lustro al nostro paese ergendolo ad esempio per il resto del mondo intero? Vallo a capire.

Quel che conta è poter godere ancora un poco delle luci della ribalta, giocando a fare il leader di un partito ormai ai titoli di coda, non rinunciando a dire la sua sulla partita Quirinale, anche se non sembra avere alcuna idea di come giocarla.
Il massimo che è riuscito a dire sull’argomento è che sarebbe “impropria” una autocandidatura del premier in carica e per questo “non la vedo”. Una banalità buona per riempire qualche minuto di televisione, dando l’impressione di dire una cosa intelligente tanto da far sbizzarrire i retroscenisti.
Un po’ poco, ma tanto basta, soprattutto se si è già ‘saggiamente’ deciso che, quel che resta del Movimento, sul nome del prossimo Presidente andrà a rimorchio del Pd, anche se non si dice.





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