Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Fiorin d’albergo,
o te che mi volgi il tergo
sei arrabbiato o fai il superbo?
Sì, ho sbagliato a chiamarti smerdo,
scusami, lo so che sei uno smergo!
Sai, vengo da lontano, da Viterbo,
dove la salciccia chiamano bilordo,
mangiano il pane fatto con il sorgo,
così di star zitto a volte mi riserbo,
ma sempre mi scappa di sbagliare verbo!
Oh cosa devo fa’: bé un gotto di dis(v)erbo?
Così ti do ragione e anch’io mi smerdo!