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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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di Micol Fiammini, Il Foglio, 17 apr. 2025
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Cena per la Liberazione 24 aprile
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Assemblea soci Coop.
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Cascina, 27 aprile
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CNA AREA VALDERA
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
San Giuliano Terme
Sergio Di Maio per Andrea Verdigi

22/12/2021 - 14:01


Conoscevo Andrea Verdigi e la sua famiglia da oltre trent'anni, molto prima di ricoprire questo incarico. Dopo la tragedia che tutti conosciamo, vale a dire il gesto da eroe che è costato la vita a Domenico Marco il 21 agosto del 2004, la nostra conoscenza è diventata più profonda.

Da quel momento abbiamo avuto un rapporto pressoché quotidiano, a partire dalla costituzione dell'associazione che porta il nome di suo figlio. Tutte le legislature che si sono avvicendate hanno dato grande risalto e sostegno al premio "Domenico Marco Verdigi", nato per aiutare i bambini in difficoltà, un momento che ha rappresentato e rappresenta al meglio i valori su cui si fonda la nostra comunità.

Ed è proprio questo che mi ha sempre colpito: la capacità di Andrea e Carla di convertire il dolore in generosità e altruismo.

Andrea era una persona buona.
Una persona che non meritava di subire il più grande dei dolori che possa subire un genitore: sopravvivere ai propri figli.

Vale anche per Carla, ovviamente, che ci ha lasciati qualche mese fa e alla quale estendo questo pensiero commosso.

Andrea e Carla hanno dimostrato che possiamo essere persone migliori nonostante il dolore.

Che la vita merita di essere vissuta e condivisa, nonostante tutto.

Se è vero che il modo migliore per onorare chi non c'è più è occuparci di chi è ancora tra noi, è nostro dovere, come comunità, stare vicini alle persone che in questi diciassette anni hanno portato avanti l'associazione, aiutando concretamente tantissimi bambini in situazioni di difficoltà.

Lo dobbiamo a Marco, a Carla e ad Andrea, che non sono più tra noi, ma che vivranno in ogni gesto disinteressato e discreto.

(Nella foto scattata da Il Tirreno, un momento dell'edizione 2014 del premio Verdigi al Teatro Rossini di Pontasserchio).

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