Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Approvato all’unanimità in consiglio comunale l’ordine del giorno inerente il riconoscimento e la tutela della figura del “caregiver familiare”.
Un odg – avente ad oggetto gli stessi contenuti – presentato in ordine temporale prima dal gruppo consiliare di maggioranza Centrosinistra per Calci e, successivamente, dal gruppo consiliare di minoranza Uniti per Calci. Vista l’importanza dell’argomento, i due gruppi consiliari hanno deciso di redigere congiuntamente il testo dell’ordine del giorno lavorando in sinergia al fine di presentare un unico documento che, martedì scorso, è stato votato all’unanimità dal consiglio comunale calcesano. Un tema delicato e quanto mai attuale e che, sempre più, porta alla luce il disagio di coloro che si occupano direttamente e continuativamente dell’assistenza di un familiare non autosufficiente a causa di supporti o sussidi insufficienti. Una realtà, quella che contraddistingue i familiari – molto spesso donne – che si prendono cura in modo diretto e continuativo di un familiare non autosufficiente, a titolo gratuito e con carichi particolarmente onerosi – accresciuti in questi due anni di pandemia - dal punto di vista fisico, pratico, economico e sociale. “L’impegnativa e non facile situazione del caregiver spesso quasi totalmente abnegato alla cura del familiare, può esporre la persona ad episodi di “burn out” per problemi di solitudine, affaticamento fisico e psicologico, mancanza di riposo, sovraccarico di responsabilità, oltre alle difficoltà economiche, tanto che i caregiver familiari devono frequentemente ridurre o addirittura rinunciare al lavoro retribuito (si calcola che il 66% di questi abbiano dovuto lasciare il lavoro) per garantire l’assistenza al familiare – si legge nel documento congiunto firmato dai due gruppi consiliari -. A differenza di altri paesi europei, nel nostro ordinamento giuridico, la figura del caregiver familiare continua a non essere tutelata […] Il Consiglio Comunale di Calci chiede ai due rami del Parlamento di riconoscere la figura del caregiver familiare attraverso l’approvazione, in tempi rapidi, del disegno di legge attualmente in discussione al Senato, anche recependo i correttivi proposti dalle associazioni dei caregivers, al fine di prevedere adeguata tutela normativa ed economica e migliorarne la qualità della vita”. “Sul piano locale, così come riconosciuto da ambedue le emozioni, avevamo già intrapreso questo percorso. Non possiamo che ringraziare tutto il consiglio comunale per aver rafforzato questo indirizzo politico” interviene l’assessora ai servizi sociali Valentina Ricotta a nome dell’amministrazione comunale.
"La situazione dei caregivers, già di per sé molto delicata, visto che sono spesso costretti a limitare o abbandonare il lavoro per potersi dedicare all’assistenza di un figlio o di genitore, si è ulteriormente complicata durante la pandemia e, soprattutto, durante i vari lockdown. Con l’emergenza sanitaria da Covid-19, infatti, i caregivers hanno visto ridurre drasticamente le possibilità di usufruire di aiuti esterni: per evitare possibili fonti di contagio sono purtroppo venuti a mancare molti supporti per i loro assistiti. La loro figura, quindi, è diventata assolutamente insostituibile. A tutto questo sono andati ad aggiungersi tanti altri problemi — come riferiscono le associazioni del settore — relativi per esempio all'impossibilità di poter accedere e permanere, con funzione di supporto, nelle strutture sanitarie, in caso di ricovero o accertamento diagnostico della persona con disabilità. Con questo ordine del giorno abbiamo quindi voluto sollecitare il riconoscimento della figura dei caregivers familiari, affinché venga prevista un’adeguata tutela normativa ed economica; un atto dovuto per consentire loro di uscire da questa inaccettabile situazione di “invisibilità” commenta la capogruppo del gruppo consiliare di minoranza Serena Sbrana A concludere il gruppo di maggioranza tramite la capogruppo Francesca Meneghini : “La discussione in Senato per riconoscere degnamente e tutelare anche economicamente la figura del caregiver non può più aspettare. Ce lo dicono in primis le associazioni che si occupano di faglie con disabilità, che da troppi anni, portano avanti una battaglia coi governi italiani affinché venga riconosciuta la funzione sociale primaria di queste figure. Non lasciare indietro nessuno è un “leitmotif” che ricorre nel nostro programma di mandato, e che guida molte azioni di questa amministrazione, dalle risorse di bilancio destinate al sociale alle iniziative di sensibilizzazione sui temi dell’inclusione e del sostegno alle famiglie. Non potevamo quindi come gruppo di centrosinistra non affiancare la lotta delle associazioni affinché il Parlamento garantisca una tutela normativa ed economica per i caregiver familiari, specialmente ora che la pandemia ha gravemente acuito le difficoltà che queste persone incontrano quotidianamente nel prendersi cura dei propri familiari.”