Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
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Befana era una casalinga orgogliosa.
I vicini e i passanti non osavano entrare nella sua casa per paura di sporcarle il pavimento. Tutti ignoravano che Befana non era una vecchia scorbutica ma una donna buona e gentile, un’anima solitaria vissuta troppo a lungo con i suoi ricordi. Era stata una moglie e una madre felice, ma il marito e i figli erano tutti morti durante un’epidemia di peste, tanti anni prima. Tutto ciò che le era rimasto per ricordarsi di loro era un baule pieno di giocattoli.
Una notte Befana aprì la porta e vide sull’uscio tre stranieri che le chiesero quale fosse la strada per arrivare ad un paese chiamato Betlemme. Erano vestiti sontuosamente e portavano una corona sulla testa. Le raccontarono di una stella che li doveva guidare in un posto nel quale avrebbero potuto adorare un re appena nato.
Befana desiderava ardentemente seguirli ma era trattenuta dai suoi lavori domestici; con in mano la scopa di saggina guardò i Re Magi che si allontanavano e sospirando riprese le sue faccende. Ma ben presto altre persone in cerca del Bambino Gesù bussarono alla sua porta ed ogni volta il suo desiderio di seguirli cresceva. Finalmente non riuscì a resistere alla tentazione e decise di andare anche lei.
Ricordandosi che tutti gli altri pellegrini portavano doni al Bambino, Befana scelse nel baule delle sue cose più preziose – i giocattoli dei suoi figli- una logora bambola di paglia vestita di fili di lana e un grosso seme, rotondo come una palla, proprio adatto per farci giocare un bambino. Pensando alla salute della madre, Befana riunì anche un fascio di erbe aromatiche che sarebbero servite per preparare tisane e pozioni.
Ma Befana si era decisa troppo tardi, aveva esitato troppo occupandosi dei suoi piccoli lavori domestici. I pastori e i Re Magi erano ripartiti, la stella era scomparsa col sopravvenire dell’alba e nessuno sapeva dove riposasse il Bambino Gesù e la sua famiglia.
Ed ancora oggi Befana continua ad errare, durante la dodicesima notte passa di casa in casa sollevando dolcemente le coperte dei bambini, sempre alla ricerca del Bambino Gesù. E quando se ne va, lascia sul letto di ciascuno di loro un piccolo regalo in ricordo di quel Bambino che lei non è mai riuscita a trovare.
Ecco chi era Befana, una donna indecisa, che usava la scopa di saggina per dimenticare i dispiaceri, una donna che come tante amava i bambini.