none_o


Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
di - Mazzarri (Lista Boggi Sindaco)
none_a
di Micol Fiammini, Il Foglio, 17 apr. 2025
none_a
Che tempo che fa - di Michele Serra
none_a
di Fernando Bezi
none_a
Mazzarri e Boggi (Lista Boggi Sindaco)
none_a
Raccontino di Giancarlo Montin
none_a
Incontrati per caso...
di Valdo Mori
none_a
di Angela Baldoni
none_a
none_a
Cena per la Liberazione 24 aprile
none_a
Rosanna Betti
per Fiab Pisa
none_a
Assemblea soci Coop.
none_a
Cascina, 27 aprile
none_a
CNA AREA VALDERA
none_a
Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
Ufficio Stampa Federazione Italiana della Caccia
PESTE SUINA. NO ALLARMISMI E STRUMENTALIZZAZIONI

14/1/2022 - 9:41


PESTE SUINA. NO ALLARMISMI E STRUMENTALIZZAZIONI,MA CONCRETO COINVOLGIMENTO DEL MONDO VENATORIO

Roma, 11 gennaio 2022 – Ha destato comprensibile e fondata preoccupazione la conferma di alcuni, per fortuna al momento limitati, casi di peste suina africana anche sul nostro territorio nazionale, riscontrati in alcuni capi di cinghiale.I rischi per il patrimonio faunistico oltre che per quello zootecnico e il pericolo di un forzato stop di molte attività economiche della filiera suinicola e legate all’ambiente soprattutto boschivo non ci lasciano indifferenti. Come parte attiva e consapevole del corpo sociale abbiamo ben presenti le potenziali pesanti ricadute non solo economiche che potrebbero derivare dal sottovalutare o non affrontare in modo corretto questa ennesima criticità che si presenta al Paese, già messo a dura prova dal perdurare di una difficile situazione sanitaria dettata dal Covid. Come già per l’epidemia, anche in questo caso riteniamo sia nostro dovere di cittadini contribuire allo sforzo comune, mettendo a disposizione il bagaglio di esperienza e professionalità proprie della nostra attività.Rinnoviamo quindi per prima cosa la nostra disponibilità al Ministero della Salute, alle Regioni e alle autorità investite del problema. In attesa di indicazioni e richieste precise da parte delle Istituzioni, necessarie per un’azione coordinata ed efficace, Federcaccia ha provveduto in queste ore a mobilitare la propria struttura nazionale affinché sia pronta ad offrire una piena e soddisfacente collaborazione secondo i protocolli nazionali e le iniziative prese a livello delle singole Regioni.Una collaborazione, quella dei cacciatori, che ricordiamo è stata importantissima per il contenimento di questa pericolosa e letale malattia e delle sue conseguenze socio-economiche in ogni Paese europeo che si è trovata ad affrontarla. A chi, come di consueto, non ha perso tempo a puntare il dito contro la caccia e i cacciatori in genere e in particolare contro i praticanti la caccia in braccata, consigliamo di studiare meglio le esperienze estere relative alla peste suina.Senza bisogno di passare i confini, basta il caso Sardegna, che senza alcun dubbio può essere portata ad esempio di come il contributo dei cacciatori, sempre riconosciuto e richiesto da parte delle Istituzioni regionali, sia stato fondamentale negli anni per controllare e isolare il virus facendo sì che da circa 4 anni non si abbiano focolai nell’isola e che in 42 anni il sierotipo sardo non sia mai uscito dalla Sardegna mettendo a repentaglio gli allevamenti di altri territori.Ufficio Stampa Federazione Italiana della Caccia

 

(una carcassa lungo la pineta a Marina di Vecchiano, senza dubbio dovuta ad un altra peste: i lupi)

+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri