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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Nulla obbligò a buttar giu il Conte 2, se non la .....
Bada che Google, You Tube lo habbiamo (con la h) anche .....
. . . ti amo. . . . cit. Art31
Primi scricchiolii .....
. . . mondo è paese. Ieri Marine Le Pen è stata .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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di Valdo Mori
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
Dal web
IL DOPPIO STANDARD NELLA PANDEMIA.

23/1/2022 - 9:45

IL DOPPIO STANDARD NELLA PANDEMIA.

 

I dati settimanali sull’andamento della pandemia, diffusi ieri dall’Istituto Superiore di Sanità, ci dicono due cose che vale la pena sottolineare.La prima è che la curva dei contagi, dei ricoveri e delle terapie intensive, dopo settimane in salita dovuta ad Omicron, tende ad appiattirsi, condizione che in genere precede la discesa.

La seconda è che un non vaccinato ha oltre l’80% di possibilità in più di infettarsi rispetto a un vaccinato con tre dosi, quindi di contagiare, e che la possibilità che muoia è 33 volte superiore a quella che muoia un vaccinato.Non c’è bisogno di essere statistici per fare un calcolo semplice, simulando in quale situazione avremmo potuto essere oggi se tutti si fossero vaccinati secondo i tempi e le modalità decise dal governo. Avremmo 1/33°, dico un trentatreesimo, degli attuali deceduti. Ieri sono stati 333, sarebbero stati 10.

Il mio sarà pure un calcolo poco scientifico, ma anche se invece di 10 decessi ne avessimo avuti 100 avremmo comunque risparmiato 233 vite.Significa che i NoVax hanno perso la partita, umana e politica, confermando che, prima ancora, avevano perso l’istinto di autoconservazione che caratterizza tutti gli esseri viventi. Spiriti morti nella mente, prima ancora che nel corpo, ai quali non rimane che dire che quei dati sono falsi senza portare, come al solito, alcuna prova a conferma di questa affermazione.Con zero NoVax saremmo in uno scenario diverso, che sarebbe stato possibile se tutti avessero seguito le istruzioni di sopravvivenza e convivenza con la pandemia. Anche se la nostra è ancora la situazione migliore a livello europeo, vedendo le condizioni di Francia e Germania, considerando l’equilibrio in continuo adattamento tra le misure sanitarie e quelle economiche che, entrambe, ci consentono di vivere.

Il fatto che non tutti si siano vaccinati ci ha costretto, secondo la linea di “comprensione a condizione che” seguita fin qui, a inerpicarci in regole di comportamento sempre più complesse le quali, comunque, hanno funzionato se consideriamo le chiusure della prima ondata con le aperture di quella attuale, nonostante quest’ultima sia più veloce ed espansiva.I media che negli ultimi due mesi hanno attaccato Draghi commentando i numeri della quarta ondata forse senza capirli, farebbero bene a smetterla di prendere in giro la gente, dato che si è capito che sono condizionati dall’indirizzo politico dei loro editori.

Ai direttori che non fanno giornalismo, ma vestono abusivamente e su commissione i panni dei “grandi elettori” virtuali per condizionare l’opinione pubblica sulle decisioni di quelli veri, hanno fatto un pessimo servizio al Paese e alla professione.

I dati di ieri ci dicono, infine, che sarebbe ora di smetterla di tollerare i NoVax considerando un tampone negativo alla stregua di un ciclo vaccinale compiuto. Non è possibile che continui ad esistere un greenpass “di base”, ottenuto col solo tampone, che dia l’agibilità anche se a un numero limitato di movimenti.Perché non si tratta più solo di un problema sanitario, c’è da sanzionare l’iresponsabilità di ogni singolo NoVax che, in base ad una malintesa e incostituzionale idea di libertà individuale, mette a rischio la salute e la vita di altre persone.

Il campo NoVax si va restringendo. Vedremo dopo il 1 febbraio quanto funzioneranno le nuove restrizioni per loro, ma la politica dei tamponi di massa non ha senso ormai, se non per chi ha bisogno di una diagnosi.Un tampone che fotografa un istante non può valere tre vaccini, neanche per entrare dal tabaccaio. Se dobbiamo convivere ancora molto tempo con la pandemia non può prolungarsi oltre questo doppio standard. 
UM

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