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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
Nulla obbligò a buttar giu il Conte 2, se non la .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
VECCHIANO.
Vecchia cronaca, anzi cronache!

23/1/2022 - 21:21



Nel 1942 il grande regista Vittorio De Sica iniziò le riprese di un film che ha fatto storia nel mondo cinematografico: “I bambini ci guardano”.
Alcune scene sono state girate a Vecchiano  e un fotogramma mostra due donne (una è Paolina la bambinaia del piccolo Pricò) che passeggiano felici in Piazza Garibaldi.

È il 1943 quando il film viene girato, ma uscirà nelle sale solamente il settembre del ’45 dato il precedente clima di guerra che rendeva difficile la sua circolazione.
Film, fama internazionale della regia e degli attori, gente liberata, paesani felici di essere sugli schermi, ma ecco un increscioso fatto:


Cronaca vecchianese.  (Dal Tirreno 15 settembre 1945)


Due donne mogli di fascisti rapate e malmenate a Vecchiano.
Un grave incidente che poteva avere conseguenze più gravi si è svolto ieri a Vecchiano. Due donne, certe P.F. di anni 25, moglie di un noto fascista di Migliarino Pisano e segretario del fascio stesso, e B.M., moglie di un capitano delle brigate nere, si erano recate da Migliarino, località di residenza, a Vecchiano per ritirare alcuni documenti presso la caserma dei carabinieri.
La loro presenza non è sfuggita agli abitanti di Vecchiano, che hanno cominciato ad insultare nei pressi della caserma stessa. In breve volger di tempo oltre un centinaio di persone reclamavano a gran voce la consegna delle due donne, alla quale richiesta, naturalmente, i carabinieri si opponevano, anzi, visto che la folla andava aumentando, richiedevano a Pisa rinforzi. Ma intanto il gruppo di persone assiepate presso la porta, ammontante a 300-400, riuscivano a sfondare la porta stessa e a penetrare nell’interno.
I pochi carabinieri presenti, un maresciallo e tre militi, non poterono far fronte alle persone che avevano invaso la caserma e pertanto esse riuscirono a prendere e a trasportarle all’aperto le due donne. Condotte nelle vicinanze furono sottoposte al taglio dei capelli e dileggiate, mentre un gruppo più equilibrato cercava di convincere i più esasperati a finirla. Giungevano intanto da Pisa 25 carabinieri comandati da un ufficiale i quali prontamente ristabilivano la situazione già ormai avviata alla tranquillità.
Le due donne venivano quindi riportate in caserma e poste sotto la tutela dei carabinieri.


Segue poi un avviso della R. Pretura di Pisa rendendo noto un avviso penale a carico del colono P.A. di Vecchiano per aver venduto come genuino del latte annacquato.  2.000 lire di multa e 1.500 di ammenda con la pubblicazione sul giornale “Il Tirreno”.

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