Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
La memoria di quei tempi riemerge spesso all’aria, non nella mente, ma letteralmente “all’aria”.
Mi riferisco alle molte volte che nella pineta si trovano bottiglie di birra americane con la data impressa sul fondo che si riferisce al mese, all’anno e al lotto. Raramente si trovano dell’anno precedente e mai nessun esemplare dell’anno successivo, segno che nel 1946 nessun soldato americano era accampato nelle nostre zone.
I cercatori di reperti di guerra, muniti di pale e cercametalli, rovistano in ogni posto, molto precisi, mai scavi a vuoto, mappe militari (trovate non so dove) delle dislocazioni dei campi e altre notizie. Ne ho conosciuti diversi e tutti raccontano, molto discretamente, di medicinali, utensili da cucina, munizioni, anche preservativi, mescolati ad un numero incredibile di birre e coca cola.
L’ultima scoperta è un campo-cucina e indovinate cosa piaceva ai militari made in USA?
Visto?
Buone eh! Nell’Atlantico nisba arselle!
Quella sì che fu una scoperta!
Era proprio un USA e… GETTA però!