L’INGENUITA’ DI ENRICO LETTA


Rosy Bindi ha giudicato il comportamento di Enrico Letta, nella vicenda della candidatura di Elisabetta Belloni alla Presidenza della Repubblica, come “una scivolata incomprensibile”, che chiaramente dimostra “una certa ingenuità” del segretario PD.
Bindi ha ragione. L’on. Letta ha finora magnificato l’inaffidabile Conte dei Cinque Stelle come suo alleato privilegiato e, nella indicazione dei candidati alla Presidenza, ha ingenuamente aderito alla scelta complottistica indicata da Salvini e dall’ambiguo “alleato”.
L’ingenuità di Letta, che ne rivela limiti e inadeguatezza, è infatti dimostrata da almeno due elementi: 1) l’elezione della Belloni a Presidente della Repubblica avrebbe certamente trasformato il nostro Stato in comunità a rischio per libertà e diritti essendo ella al vertice dei Servizi segreti; 2) quella elezione avrebbe comportato, per l’Italia, una incerta e inquietante fase di preoccupante instabilità.
Chi ha contribuito a sventare il disegno scellerato del duo Conte-Salvini (avallato dall’ingenuità di Letta poco lungimirante) è stato il senatore Matteo Renzi di Italia Viva.
Bisognerebbe dargliene atto.