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Si conclude oggi a Marina di Pietrasanta, nell' ineguagliabile ambientazione della Versiliana, la mostra di Gavia "Ikonika a chi?", quadri in libertà nel verde parco delle Ninfee, terzo appuntamento che certifica la grande sintonia tra l'artista e l'importante festival artistico, culturale, politico,ecc...
La mostra, come racconta Gavia,  è un viaggio intimo, dove ognuno inventa un percorso, indugia davanti ad acquarelli, oli od organza dipinta, opere senza titolo, non solo per ammirarle, ma per dialogare con loro.

Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
Le “forti piogge che alterano la qualità dell’acqua .....
. . . gli Usa non sono il mio paese di riferimento, .....
Spesso negli Stati Uniti e quando ti trovi tra la mid .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Abbiamo  scelto di diffondere il materiale del Festival di bioetica non solo per il tema di questo anno che riguarda così da vicino il futuro anche di noi donne ma  per onorare  la numerosa partecipazione femminile nella organizzazione e in tutti i  vari ambiti degli interventi che ne farà un Festival di grande interesse per noi donne .

per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dal Wueb
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Fata Idro ha fatto un miracolo: quello vero balsamico salvifico.
In ausilio a fata Flora riesce a difendere,
proteggere, tutelare il mondo intero .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
di
Umberto Mosso
GUERRA E PACE

14/2/2022 - 13:46

GUERRA E PACE

 

Ci sono idee politiche che sono annidate nell’animo umano come una patologia che non ammala solo il portatore, ma danneggiano gli altri. Non mi riferisco alle tifoserie di questo o di quello che imperversano nella rete e si risolvono in lunghi battibecchi che neanche seguo.

Parrebbe che siamo sull’orlo di una nuova guerra. Se scoppiasse in Ukraina sarebbe la prima volta dopo 27 anni con il teatro di guerra tra stati europei.

Quando le guerre iniziano non si sa se e quando finiranno. Soprattutto nessuno può dire fino a che punto si estenderanno e con quali esiti. Ma già oggi abbiamo alcune certezze, parziali ma assai significative, su alcune gravi conseguenze, forse letali per la stabilità economica, quindi sociale e politica per l’Europa e per l’Italia. La nostra economia dipende per il 46% dal gas Russo il cui costo negli ultimi mesi è aumentato a dismisura provocando già serie difficoltà alle imprese e alle famiglie. Imprese che rischiano di chiudere, con migliaia di licenziamenti e perdita di quote di mercato che mettono a rischio la ripresa, famiglie che non quadrano il loro già precario bilancio.

Gli effetti di una guerra, seppure guerreggiata al di fuori dei nostri confini nazionali, ma ai nostri confini europei, vanificherebbe tutto quanto fatto fin qui per realizzare il PNRR provocando una crisi economica che avrebbe ricadute sociali peggiori di quelle portate dalla pandemia.Dunque la prima faccia con la quale, in casa nostra, si presenta la guerra è quella della crisi energetica. Il primo compito di un Paese in pace è quello di garantirsi l’indipendenza.  E quella energetica è fondamentale.

Prima del 2019 estraevamo dai nostri giacimenti di gas 21 miliardi di mc l’anno.

Poi il governo Conte 1, su pressione del M5S e con l’approvazione della Lega, ha sospeso le attività estrattive e oggi ne sono rimaste in funzione solo alcune che producono 3,5 miliardi di mc l’anno. Ci siamo disarmati per seguire un malinteso senso di tutela dell’ambiente e costretti a comprare energia all’estero, a costi elevati, magari provenienti dalle centrali nucleari che sono prossime ai nostri confini. Quanto al gas lo compriamo anche dai nostri vicini oltre l’Adriatico, che lo pompano trivellando obliquamente i giacimenti sotto le acque italiane.

Fortunatamente la dissennatezza del M5S e dei loro scriteriati elettori non riuscirono a fermare la realizzazione del TAP, il gasdotto che ci porta il gas dall’Azerbaigian aggirando il territorio Russo. Per impedire la realizzazione del terminale del TAP in territorio italiano fecero battaglie campali a Melendugno e furibonde campagne elettorali indicando come criminali le forze politiche che si opponevano alla loro scelleratezza. Oggi la costa di Melendugno, col terminale in funzione, non ha subito il minimo danno ecologico.Ma oggi su questa questione il M5S e la Lega, o quello che resta di loro, pretendono anche di cadere in piedi.I loro esponenti sollecitano l’attività a pieno ritmo del TAP. “Meno male che c’è”, dichiarano.

Menomale che sparirete c’è da rispondergli.

La Lega batte la grancassa del caro bollette, chiede scostamenti di bilancio per oltre 10 miliardi, tutti soldi che pagheremmo comunque in altro modo, spalmati sul debito e che saranno una ulteriore palla al piede nostro e dei nostri figli e nipoti. Il discorso sull’energia è molto complicato e non pretendo di avere scritto niente di risolutivo. Ma una cosa è certa, la condizione per risolverlo è che gli impedimenti aggiuntivi della irresponsabilità politica e sociale vanno rimossi in primo luogo dalla testa di quei cittadini che votando M5S e destra, Lega e non solo, hanno stretto il cappio intorno al collo degli italiani. Una malattia.

Sai quando si dice di qualcuno che non cambierebbe idea sull'incapace che ha votato neanche se lo prendessero in flagrante a rapinare una banca o ad assassinare una volontaria della Caritas? Sono così, purtroppo.

A loro basta vedere Ranucci per morire contenti e canzonati. Altro che suicidio assistito! 

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15/2/2022 - 22:55

AUTORE:
Lettore

...mescolare il piscio con l'urina si arriva alle conclusioni di Edo....oimmena però.

15/2/2022 - 22:03

AUTORE:
Edo

Con tutta la faccenda del Tap, dell'energia, della possibile guerra in Ukraina, si riduce il tutto a Report. Come se tutti quelli che fanno TV in Rai fossero imparziali. Non so se Ranucci sia grillino, fatti suoi, so però che la sua trasmissione indaga e svela cose che rimarrebbero nascoste. E di certo non è amato da gran parte del mondo politico. Ma è amato dagli spettatori che pagano il canone. Com'è che nessuno ha avuto da ridire sull'intervista di Fazio al Papa, neanche una domanda sui preti pedofili ha fatto, imparziale o di parte ?

15/2/2022 - 13:05

AUTORE:
XXXL

...e cioè pagato da tutti noi, si è rivelato parziale una volta si è l'altra pure.
Essendo grillino non metterà mai nel suo palinsesto il "presunto" finanziamento arrivato dalla Philip Morris, dal Venezuela, del chiacchierato caso Moby e financo dalla Via della Seta.

15/2/2022 - 11:18

AUTORE:
Francesco T.

Così ad occhio mi vien da dire tutte due. Energia, di cui putroppo abbiamo bisogno non avendo ( e non cercando ) alternative alle fonti fossili. E potere, tanto potere, che viene esercitato e esibito a seconda delle convenienze, politiche o economiche che siano.
Non avendo nessunissima esperienza in materia non provo di certo a criticare l' opera, faranoica sicuramente, mi limito solo, da osservatore, a vedere quele due o tre cose che non capisco e che forse qualcuno più addentro alla Cosa potrebbe spiegare e, perchè no, convincermi della stessa.
Ho cercato notizie sulla dimensione del giacimento del Mar Caspio,da dove viene estratto il gas poi incalanato nel famigerato Tap, e sulla capacità estrattiva da parte delle aziende coinvolte senza trovare riscontri degni di nota. Si trovano dati a iosa sull'infrastuttura costruita e solo un dato sulla capicità estrattiva : 20 miliardi di metri/cubi all' anno, per una copertura di circa 14 milioni di utenze europee. Faccio presente che uno studio dell' Autorità per l' energia e gas italiana, già nel "98 censiva 20 milioni di utenti solo nel nostro paese.
Non ho capito perchè, una volta arrivato il gasdotto in Albania, presso Fier ( non so se è un paese o una città )si sia pensato, e fatto, di progettare l'attraversamento del mar Adriatico presso la spiaggia di San Foca, 60 km più a sud di Brindisi. E da qui ripartire con un altra condotta sotterranea verso il porto della città pugliese, dove c'è il terminal del gasdotto.
Sarebbe interessante sapere il perchè di tale scelta, che così a prima vista ,MI , appare un po' strana. Senza considerare che quella spiaggia, bellissima per altro, d'estate è frequentatissima, nonostante la presenza, a circa 10 metri di profondità, del " tubone gassifero ".
Nota aggiuntiva per il sig. Mosso : chiamasi scambi economici quelli tra due paesi, anche vicini, per cui io compro energia da te e tu compri tecnologia e altro da me, o meglio ancora fai lavorare le mie aziende, in questo caso estrattive, sul tuo territorio. L' Eni, la Saipem per dirne un paio, da decenni operano con appalti ( e ops mazzette ) nel mondo.
Ma la mia domanda vera è, alla fine, questa : che c'entra Ranucci, immagino sia Sigfrido, con tutto questo ?
Buona giornata.