Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Nell'ultima puntata di Non è l'arena si è consumato un duro scontro sulla questione dei rincari di gas ed energia elettrica.
Nella bufera sono finite alcune tesi del passato sostenute dal Movimento 5 Stelle, che da sempre è stato accusato da una larga parte politica di sposare posizioni ideologiche contro l'effettivo sviluppo dell'Italia. Idee che sembravano essere lontane e solo un ricordo ma che oggi, specialmente con i conflitti tra Ucraina e Russia, tornano di assoluta attualità e pongono ulteriori interrogativi.
Contro le ideologiche politiche dei grillini si è scagliato l'imprenditore Ernesto Preatoni, che ha avuto un litigio furibondo con la senatrice Barbara Lezzi. I due non hanno usato mezzi termini, lanciandosi reciproche accuse e considerazioni che a volte hanno finito per raggiungere la sfera personale.
Preatoni, con tono ironico, ha consigliato alla storica esponente del M5S di prendere parte a un corso sulla creazione di posti di lavoro: "Non sa di cosa parla, non è neanche in grado di assorbire le lezioni secondo me e di parlare di economia perché non è nella sua cultura".
La Lezzi ha replicato a muso duro alle parole pronunciate dall'imprenditore, chiedendo il rispetto della persona e non accettando le sue sollecitazioni: "Lei non si preoccupi di quello che serve a me. Per quanto mi riguarda lei non ha l'autorevolezza di farmi nessuna lezioncina, è chiaro? Non sono una ragazzina, per cortesia".
Preatoni è poi tornato all'attacco, dichiarando che la senatrice Lezzi è stata eletta grazie ai voti ricevuti "da gente che è al suo stesso livello". Seccata la risposta dell'ex grillina, che ha avanzato un dubbio in maniera stizzita: "Chissà come li fa i soldi...". Un sospetto che ha innescato la controreplica di Preatoni: "Che scemate mi tocca sentire. Ma vada a raccogliere voti da un'altra parte".
A quel punto la Lezzi ha sbottato nuovamente e ha usato toni fortissimi nei confronti dell'imprenditore in collegamento: "Ma stia zitto ché è un cafone, veramente villano e maleducatissimo. Sta dicendo un sacco di cretinate".
In seguito Preatoni ha incalzato la senatrice sui lavori svolti prima di entrare in politica: "Faceva la cameriera?". La domanda ha fatto ulteriormente infuriare la Lezzi, che ha così ribattuto: "Io non facevo la cameriera, ma fare la cameriera è un mestiere nobilissimo. Si vergogni. Lei è un classista e mi fa schifo".
Infine Preatoni ha precisato la sua posizione: "È un lavoro che però non introduce all'economia".