Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Riccardo Cocciante la lanciò negli anni 70 del ‘900 e Margherita divenne simbolo d’amore, ma Carl Linneo l'aveva già classificcata negli anni 70 del ‘700 scegliendo per il suo nome la parola latina bellus, bello, e perennis che non muore mai, tradotto poi in Margherita (bellis perennis).
Faccio qui un appello affinché la pianta da donare, anche simbolicamente, alla Donna per il suo giorno sia la margherita per diversi motivi:
1 il nome le si addice,
2 la mimosa sta diventando “floscia” in questo periodo,
3 la margherita non costa nulla,
4 la mimosa ringrazia per non avere i rami strapazzati e rotti,
5 avremo tutto l’anno un fiore a disposizione per Lei!
Donna, per noi sei “bellis perennis”!
Io non posso stare fermo con le mani nelle mani
Tante cose devo fare prima che venga domani
E se lei già sta dormendo io non posso riposare
Farò in modo che al risveglio non mi possa più scordare […]
Poi saliamo su nel cielo, e prendiamole una stella
Perché Margherita è buona, perché Margherita è bella
Perché Margherita è dolce, perché Margherita è vera
Perché Margherita è un sogno, perché Margherita è il sale
Perché Margherita è il vento e non sa che può far male
Perché Margherita è tutto, ed è lei la mia pazzia
Margherita, Margherita
Margherita, adesso è mia.