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Evento davvero memorabile a san Giuliano Terme il 25 luglio a partire dalle ore 18, all'interno del Fuori Festival di Montepisano Art Festival 2024, manifestazione che coinvolge i Comuni del Lungomonte pisano, da Buti a Vecchiano."L'idea è nata a partire dalla pubblicazione da parte di MdS Editore di uno straordinario volume su Puccini - spiega Sandro Petri, presidente dell'Associazione La Voce del Serchio - scritto  da un importante interprete delle sue opere, Delfo Menicucci, tenore famoso in tutto il mondo, studioso di tecnica vocale e tante altre cose. 

Che c'entra l'elenco del telefono che hai fatto, con .....
Le mutande al mondo non le metti ne tu e neppure Di .....
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È la cultura garantista di questo paese. Basta vedere .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Edoardo Fanucci
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Di Antonio Campo
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Da un'intervista a Maria Elena Boschi
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di Valdo Mori
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Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
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APOCALISSE NOKIA di Antonio Campo
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Il mare
con le sue fluttuazioni e il suo andirivieni
è una parvenza della vita
Un'arte fatta di arrivi di partenze
di ritorni di assenze
di presenze
Uno .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
di Renzo Zucchini
O LA NATO, ALLORA? CONSIDERAZIONI GENERALI

6/3/2022 - 23:55

O LA NATO, ALLORA? CONSIDERAZIONI GENERALI

 

(chiedo scusa per la lunghezza, ma la lettura non è obbligatoria)

 

Fino agli anni '80 era convinzione con divisa che, a seconda di come avesse girato la bussola al Cremlino, (era finita da un po' l'era Kruscev, uno dei più grandi statisti del '900, a mio avviso) l'URSS avrebbe scatenato una guerra in Europa, (come succede a tutte le dittature prossime all'implosione) dato lo strapotere numerico delle sue forze in uomini e mezzi (oltre 4 milioni di coscritti di pronto impiego, 40.000 carrarmati) numeri che le forze armate Europee riunite nemmeno si sognavano, e che ragionando in termini NATO, l'apporto americano non sarebbe stato capace di bilanciare, sia sui numeri e di più sui tempi di trasferimento dei rinforzi possibili.

Si sviluppò quindi, soprattutto per iniziativa degli Stati Uniti, la teoria dell' Airland Battle (battaglia aeroterrestre) che, ragionevolmente, accettando l'idea che le atomiche tattiche non avrebbero potuto funzionare come arma d'arresto a invasione avvenuta (avresti ammazzato cittadini europei) e che la logica dei numeri portava a considerare in 72 ore la completa occupazione della Germania da parte delle forze del Patto di Varsavia, quella teoria, ripeto, giocava sull'enfatizzazione della superiorità tecnologica, e quindi dell'arma aerea, sviluppando mezzi concepiti soprattutto in funzione anticarro.

Nacquero quindi i progetti dell'A10 Thuderbolt, un aereo corazzato con un cannone sventrapapere da 6000 colpi al minuto, sparante proiettili a energia cinetica (inerti, appesantiti con l'uranio ESAURITO, e NON impoverito, come si usa dire), capace di distruggere qualsiasi carrarmato dalla distanza di 2 km. con una raffica di 1 secondo, e recante il missile anticarro Hellfire, ancor più distruttivo e altrettanto preciso, laserguidato, da sparare da più lontano in caso di forte contrasto antiaereo, e quello dell'elicottero AH-64 Apache, che portava e porta 12 missili Hellfire, oltre a una versione ridotta a tre canne rotanti del cannone in dotazione all'A10, orientabile e sparante in asservimento ai soli movimenti del casco del cannoniere, sulla visiera del quale erano proiettati i dati di rilevamento all'infrarosso.

 

L'Italia sviluppò per suo conto l'A129 Mangusta, più piccolo ma più insidioso, e, soprattutto molto meno caro, valutando la sua efficacia in un rapporto 1 a 10 rispetto al carrarmato. (sparava i missili TOW, meno tecnologici degli Hellfire, in quanto filo guidati). Ogni anno, fino gli anni 80, si tenevano le esercitazioni ReForGer (REturn FOR Germany), per integrare, con la pratica, la dottrina elaborata. Chi capisce qualcosa, ma anche voglia capir qualcosa, si rende conto che la dottrina dell'AirLand Battle parte dall'invariabile presupposto d'un invasione subita, e non d'una invasione da attuare ( e che non c'è mai stata), che viceversa prevede ben altre teorie d'impiego, compreso l'attacco in profondità, numericamente impossibile per le forze complessive dei paesi aderenti alla NATO, al di là e indipendentemente dalle volontà o dalle aspirazioni. Quando si parla di una NATO che assedia, lo si fa, o perché disinformati, o perché incapaci di comprendere, o perché si legge il Manifesto, come sacro testo da non interpretare.

Che la NATO, tutt'oggi, serve lo dimostrano non solo I Paesi già del Patto di Varsavia, ma lo dimostra ancora di più l'aggressione della Russia putiniana all'Ucraina, primo "step" di una politica espansionistica e "imperiale" che la Russia non è all'altezza di permettersi, salvo la minaccia dell'attacco nucleare come strumento di ricatto. La quale ultima, concepibile come estrema legittima ratio di deterrenza, in caso di subita aggressione, diventa CRIMINALE nel momento in cui viene utilizzata per garantirsi un'impunità rispetto a un'aggressione attuata, e cominciata con l'infiltrazione di mercenari della Wagner nel Donbass, come Hitler fece con le organizzazioni naziste nei Sudeti.

 

E qui mi viene in mente l'incapacità di giudizio che adombro: "la Nato doveva", "l'Europa doveva", "l'accerchiamento NATO della Russia" spostando l'asse della colpa e quindi dell'imputazione di reato a chi non c'entra nulla. Basta evitare la domanda: e la RUSSIA post sovietica che CAZZO ha fatto (ad ESSA competeva, nel suo interesse!) per evitare che tutti gli ex paesi satelliti se ne siano andati o vogliano andare a ripararsi sotto l'ombrello della NATO? Quali sono le operazioni "Hearts and Mind" che ha intrapreso per riconquistare la fiducia ed evitare la fuga di quei paesi, peraltro MAI stati amici?

Ma si sa: la prima arma di un Paese aggressivo, quel Paese non ce l'ha in casa. Usa gli imbecilli che ci sono in casa della preda designata.





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