Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Condivido ogni singola parola. Bravo! Sergio Cofferati : “La pace si difende anche inviando le armi”
"Un conto è ripudiare la guerra, perché non la promuovi, non la solleciti e non la giustifichi, ma qui la guerra c'è: la sta facendo #Putin.
Dobbiamo aiutare gli aggrediti in ogni modo, con gli strumenti di carattere politico e militare.
Ed è una storia che conosciamo. Come mai non guardiamo al nostro passato? Ci saremmo mai liberati dai nazisti e dai fascisti senza l'uso delle armi?
Chi ci aiutò in quegli anni non lo fece forse anche con gli strumenti militari? Io voglio la pace.
Credo nel valore assoluto della pace e della democrazia, ma quando è attaccata va difesa in ogni modo.
Se non si distingue tra aggressori e aggrediti, si rischia di compiere scelte errate e ideologicamente contorte".