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Evento davvero memorabile a san Giuliano Terme il 25 luglio a partire dalle ore 18, all'interno del Fuori Festival di Montepisano Art Festival 2024, manifestazione che coinvolge i Comuni del Lungomonte pisano, da Buti a Vecchiano."L'idea è nata a partire dalla pubblicazione da parte di MdS Editore di uno straordinario volume su Puccini - spiega Sandro Petri, presidente dell'Associazione La Voce del Serchio - scritto  da un importante interprete delle sue opere, Delfo Menicucci, tenore famoso in tutto il mondo, studioso di tecnica vocale e tante altre cose. 

Che c'entra l'elenco del telefono che hai fatto, con .....
Le mutande al mondo non le metti ne tu e neppure Di .....
Da due anni a questa parte si legge che Putin, ovvio, .....
È la cultura garantista di questo paese. Basta vedere .....
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Di Edoardo Fanucci
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Di Antonio Campo
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di Bruno Desidera
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di Matteo Renzi, senatore e presidente di IV
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Da un'intervista a Maria Elena Boschi
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
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Incontrati per caso
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APOCALISSE NOKIA di Antonio Campo
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Il mare
con le sue fluttuazioni e il suo andirivieni
è una parvenza della vita
Un'arte fatta di arrivi di partenze
di ritorni di assenze
di presenze
Uno .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
di Alessandro Maran
Altro che accerchiamento! Putin viola il Memorandum di Budapest del 94

8/3/2022 - 22:20

Altro che accerchiamento! Putin viola il Memorandum di Budapest del 94

La foto che illustra questo contributo è del 5 dicembre 1994 ed immortala il momento in cui la Russia, gli Stati Uniti e la Gran Bretagna firmano a Budapest un documento in cui garantiscono l’integrità territoriale dell’Ucraina in cambio della sua rinuncia alle armi nucleari.

Quell’accordo prese il nome di “Memorandum di Budapest”. Con questa intesa l’Ucraina accettava di smaltire l’enorme scorta di armi nucleari che aveva ereditato in seguito alla dissoluzione dell’Urss, aderendo al trattato di non proliferazione delle armi nucleari. Le testate nucleari (circa 1.800, un terzo dell’arsenale sovietico) furono di conseguenza inviate in Russia per lo smantellamento nei successivi due anni. In cambio, l’Ucraina otteneva, da Russia, Stati Uniti e Regno Unito (e successivamente anche da Cina e Francia), garanzie per la sua sicurezza, indipendenza ed integrità territoriale.
Secondo il memorandum, la Russia, gli Stati Uniti e il Regno Unito concordano, in cambio dell’adesione dell’Ucraina al trattato di non proliferazione delle armi nucleari e del trasferimento del suo arsenale nucleare in Russia a rispettarne l’indipendenza e la sovranità entro i suoi confini di allora; ad astenersi dalla minaccia o dall’uso della forza contro l’Ucraina; ad astenersi dall’utilizzare la pressione economica sull’Ucraina per influenzarne la politica; ad astenersi dall’usare armi nucleari contro l’Ucraina e a “sollecitare un’azione immediata del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per fornire assistenza” in caso di un “atto di aggressione” contro il Paese.

Giusto per ricordare che lo sfacciato atto di aggressione della Russia di Putin non sta demolendo soltanto le città ucraine ma anche il moderno ordinamento giuridico internazionale. Del resto, lo sappiamo, nessun uomo è un’isola, nessuno può considerarsi indipendente dal resto dell’umanità, sappiamo che non bisogna mai chiedere per chi suona la campana (“Essa suona per te”) e sappiamo anche, come scriveva appunto Hemingway, che “oggi non è che un giorno qualunque di tutti i giorni che verranno. Ma quello che accadrà in tutti i giorni che verranno può dipendere da quello che farai tu oggi”.



Alessandro Maran
Già senatore del Partito democratico, membro della Commissione Esteri e della Commissione Politiche Ue, fa parte della presidenza di Libertàeguale. Parlamentare dal 2001 al 2018, è stato segretario regionale dei Ds del Friuli Venezia Giulia.






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